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Giorgio Gori completa la sua conversione:da direttore del Biscione a candidato Pd

L'ex numero uno di Canale 5 vuol correre per un posto in parlamento nella corrente di Renzi, del quale è stato spin doctor durante le primarie

Matteo Legnani
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Parlavi di Giorgio Gori e, fino a non molto tempo fa, pensavi a Silvio Berlusconi. Per undici anni, il giornalista noto anche per essere il marito di Cristina Parodi è stato ai vertici delle emittenti televisive del Biscione (dopo essere entrato in Fininvest nel 1984). Prima, dal 1989  al 1991 è stato responsabile dei plainsesti delle tre reti berlusconiane, quindi direttore di Canale 5 e di Italia 1 (dal '97 al '99), prima di mettersi in proprio fondando la casa di produzioni televisive Magnolia nel 2001. Oggi, Gori ha reso ufficiale la propria aspirazione a diventare parlamentare del Partito democratico, in quota ai renziani. Dopo aver lasciato Magnolia nel 2011, infatti, Gori è diventato lo 'spin doctor' del sindaco rottamatore del Pd Matteo Renzi, accompagnandolo in tutta la cavalcata (perdente) delle primarie Pd. Il via libera alla sua candidatura deve arrivare sabato dalla direzione provinciale del partito di Bergamo, presso la quale Gori è iscritto. ''Il mio impegno? Mi sono convinto che non si può sempre stare alla finestra a criticare gli altri" spiega Gori. "L'obiettivo della candidatura e' non disperdere il patrimonio raccolto da Renzi in questi mesi. Ho fatto questa scelta perche' sono convinto di poter essere utile alla terra bergamasca anche stando a Roma, rafforzando il legame fra Bergamo e le istituzioni centrali''.

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