Pannella al nono giorno di digiunoincontra Monti, ma non mangia
Il leader dei Radicali in fin di vita è stato di nuovo ricoverato in clinica e riceve il premier
Marco Pannella, che ieri aveva firmato per uscire dalla clinica dove era ricoverato, è dovuto nuovamente ricorrere alle cure di sanitari. Troppo debilitato dallo sciopero della fame e della sete che sta portando avanti da otto giorni invocando l'amnistia e denunciando le condizioni in cui sono costretti a vivere i detenuti, è ritornato nella struttura sanitaria "Santa Maria della Mercede", ma non ha acconsentito che i medici lo nutrissero, neanche artificialmente. Incurante degli appelli a sospendere la sua pacifica battaglia che potrebbe costargli la vita ha accettato comunque di assumere una caramella che gli ha permesso di parlare. Anche con il presidente del Consiglio Mario Monti, che è andato in clinica a trovarlo. "Ho trovato Marco Pannella lucido e intellettualmente combattivo", ha detto il premier lasciando la stanza del leader radicale. Una nota di palazzo Chigi riassume così l'incontro fra il premier e il leader dei radicali. "Questa mattina il Presidente del Consiglio Mario Monti si è recato a visitare Marco Pannella alla clinica Santa Maria della Mercede per informarsi delle sue condizioni di salute e incoraggiarlo a desistere dallo sciopero della fame e della sete. Il Presidente ha avuto con lui un colloquio sui temi della legalità, della giustizia e della situazione carceraria, in Italia e nel contesto europeo. Pannella ha anche esposto le ragioni e gli obiettivi della sua azione. Dallo scambio di opinioni, Monti ha tratto spunti che si ripromette di approfondire". Ieri ci aveva provato anche il ministro della Giustizia Paola Severino ad incontrarlo, ma i medici le avevano impedito di parlarci perché Pannella non era in gradi di parlare. Il Guardasigilli si era dovuta accontentare di lasciare a Rita Bernardini una lettera per Pannella.