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Morto Febo Conti, il volto della tv dei ragazzi Rai

Storico conduttore di Chissà chi lo sa negli anni Sessanta, fu protagonista della tv della Svizzera italiana, interprete di Ridolini e ideatore di Gardaland. Aveva 86 anni

Giulio Bucchi
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  Addio a uno dei volti storici della tv per ragazzi in bianco e nero: è morto domenica mattina all'ospedale di Desenzano (Brescia) Febo Conti, conduttore di Chissà chi lo sa?. Avrebbe compiuto 86 anni il prossimo Natale. Era nato infatti a Bresso (Milano) il 25 dicembre 1926. Chissà chi lo sa? era un programma per ragazzi partito sugli schermi dell'allora unico canale nazionale della Rai il 19 luglio 1961 e proseguito per 11 anni (fino al 1972), tra giochi, quiz e ospiti illustri (Salvatore Quasimodo, Giorgio Strehler, Indro Montanelli, Mina, Adriano Celentano, Gianni Morandi, Lucio Battisti, Ugo Tognazzi): trasmesso al sabato pomeriggio, ha contribuito a istruire intere generazioni di alunni di scuole medie, i cui concorrenti si sono sfidati al grido di "squillino le trombe, entrino le squadre". Molti anni dopo Febo Conti ebbe modo di dire: "Io trattavo i bambini come adulti, senza vocine e  domandine cretine". Febo Conti viveva dal 1976 a Moniga sul Garda, perché dal 1975 al 1980 diresse Gardaland, il parco dei divertimenti più grande d'Italia, di cui fu uno dei fondatori". La carriera -  Conti iniziò la carriera nella Radio della Svizzera Italiana nel 1945, conducendo tra le altre, le trasmissioni La Costa  dei Barbari e Il Dante avvelenato. Durante la seconda guerra mondiale fu una delle voci di Radio Italia del Nord, la voce dei partigiani, e frequentò l'Accademia di Paolo Grassi e Giorgio Strehler. Dopo la Liberazione, Conti continuò a lavorare per Radio Milano: fu il più giovane annunciatore radiofonico d'Italia. Nel 1954  sposò la cantante Italia Vaniglio. Entrato alla Rai, oltre a Chissà chi lo sa?, Conti era anche l'interprete italiano delle comiche mute di Ridolini, che venivano trasmesse settimanalmente nel programma per ragazzi con il titolo Febo Conti in Ridolini. Come grande imitatore di Larry Semon/Ridolini, Conti propose il personaggio dal 1958 al 1961 per il Carosello pubblicitario delle vernici Tintal e poi dal 1970 al 1972 per le penne a sfera Bic. Nel 1958 Conti lavorò con Enza Sampò ne Il club dei castori, trasmesso dalla sede Rai di Torino, dove compariva anche un  giovanissimo Emilio Fede. Il rapporto con la Rai si interruppe nel 1974, dopo la trasmissione Circodieci e tornò a lavorare per tv di Stato nel 1998-99, partecipando alla rubrica Io amo gli animali, inserita nel programma Ci vediamo in tivù condotto da Paolo Limiti.  

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