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Gabanelli piange per i colleghi spagnoli,ma dimentica quelli della sua Rcs

La giornalista nella rubrica sul Corriere, Reportime, racconta i disastri dell'editore del Paìs, ma scorda i debiti di via Solferino

Nicoletta Orlandi Posti
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  Sul sito del Corriere della Sera, nella sezione inchieste, Milena Gabbanelli ha una rubrica: "Reportime". L'altro ieri la giornalista si è cimentata in un pezzo con il quale denuncia le condizioni in cui versa El País, il giornale più letto ed importante della Spagna. L'editore, Juan Luis Cebrián, presidente del Grupo Prisa, che ha fondato il giornale nel 1976, ha presentato un piano di ristrutturazione che prevede di prepensionare e licenziare 149 giornalisti, praticamente un terzo della redazione. L'articolo ha scatenato la reazione di Dagospia. "La Gabibba di via Solferino", si legge nella homepage del sito di Roberto D'Agostino, "dimentica il disastro del gruppo Recoletos, editore del concorrente di El Pais, El Mundo, acquisito dall'Rcs che oggi pesa, in negativo, sul bilancio del gruppo per oltre un miliardi di euro". Con la conseguenza che si sta addirittura pensando di mettere in vendita gli edifici storici di via Solferino per ripianarlo. E così Dagospia si chiede: "A quando una bella inchiesta sul 'pacco' spagnolo rifilato ai suoi editori?". Dago fa di più, visto che più volte se n'è occupata nell'ultimo anno. Suggerisce alla Gabianelli una scaletta per la prossima puntata su Reportime: 1) verificare quale ruolo ha avuto la Mediobanca di Nagel, primo azionista di Rcs e advisor dell'operazione insieme alla Banca Leonardo di Gerardo Braggiotti (ex Lazard), quindi in buoni rapporti con il venditore, Jaime Castellanos, numero uno proprio della banca d'affari francese. 2) chiarire l'intreccio affaristico-famigliare tra Castellanos e il discusso banchiere Emilio Botin (Santander) la cui figlia, Ana Patricias, ai tempi dell'acquisizione sedeva nel consiglio d'amministrazione delle Generali (altro azionista-pattista dell'Rcs). Emilio Botin e i suoi cari, inoltre, sono sospettati dalla Corte nazionale spagnola di frode fiscale per alcuni conti custoditi in Svizzera. 3) tra i vari conflitti d'interesse che s'intrecciano nel "pacco" Recoletos emerge pure che il Santander di Botin è sponsor della Ferrari-Fiat (50 milioni di euro), altro socio forte dell'Rcs. 4) chiedersi perché nel "pacco" e "contro-pacco" Recoletos-El Mundo gli unici a guadagnarci sono stati soltanto alcuni pattisti dell'Rcs, in primis Mediobanca di Nagel&Pagliaro. Oltre ovviamente a Jaime Castellanos, allora presidente di Recoletos, che aveva acquisito il gruppo per 900 milioni di euro rifilandolo subito dopo all'ex Rizzoli per 1.100 milioni: E potendo così incassare plusvalenze per oltre 350 milioni di euro. Il "pacco" spagnolo di Recoletos-El Mundo sembra fatto proprio su misura per le inchieste tanto care alla brava Gabanelli, conclude Dago.   

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