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Di Pietro in ginocchio da Crozza:"Almeno tu non attaccarmi"

Antonio Di Pietro

A distreggure l'ex pm è stata la Gabanelli, ma Tonino piagnucola col comico: ""Persino tu, che non sei faziosi, divulghi le bugie sul mio conto dette in questi giorni"

Ignazio Stagno
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E' proprio vero, Antonio Di Pietro non ride più. Non lo fa ridere nemmeno Maurizio Crozza che nel suo show ha cominciato a ironizzare sulla barca Idv che va a fondo. Tonino ha incassato il colpo e ora risponde al comico. "Se persino una persona come te, che a quelle logiche faziose non ha mai obbedito, contribuisce a divulgare, in perfetta buona fede, le bugie che sono state dette in questi giorni, è segno che la campagna di disinformazione e calunnia ha raggiunto davvero livelli molto allarmanti", scrive l'ex pm sul suo blog. Per Tonino, anche la satira è diventata un'arma di killeraggio politico. E il leader dell'Idv lo fa notare "con delicatezza" a Crozza: almeno tu - questo il sunto del "Tonino-pensiero" - non parlar male di me. Il leader dell'Idv, insomma, preferisce rivolgersi al comico, e non a Milena Gabanelli, la giornalista di Report che lo ha inchiodato nella puntata della scorsa domenica. Milena distrugge Tonino, Crozza riprende gli argomenti di Report e Di Pietro che fa? Implora Crozza, non la Gabanelli.  Il monologo di Crozza su Di Pietro Guarda il video su LiberoTV    I documenti in rete - Ora la satira è diventata nemica anche di Tonino, e lui se ne "rammarica". Peccato che quando Crozza, Luttazzi o la Guzzanti ironizzavano pesantemente su Silvio Berlusconi, l'ex pm di Mani Pulite rideva sul suo divano e predicava rispetto per il diritto di satira. E così, in una lettera aperta all'ormai ex-amico Crozza, Di Pietro, serissimo, cita dati, carte, riferimenti catastali per chiedre "venia" al comico. "Ho già iniziato a mettere in rete una puntigliosa documentazione. Se hai un attimo - dice ancora rivolto a Crozza - verifica di persona sul mio sito. Mai come in questo caso 'carta canta". "Ho dimostrato, con le visure catastali, che un modesto appartamento diviso in due e da me regalato nel 2008 ai miei figli Anna e Toto, a Milano, è diventato nella campagna di calunnia '15 case'. Ho messo a disposizione di chiunque i documenti che dimostrano come in quell'agguato travestito da inchiesta siano state fatte passare per mie proprietà marciapiedi, svincoli, strade di accesso e persino giardinetti pubblici", continua Tonino.  Il delirio di Tonino - Poi l'ex toga passa al vittimismo e alla solito ritornello che lui ha tutti contro. "Non ho a disposizione televisioni e conduttori", piagnucola dal suo blog. Ma alla fine punzecchia Crozza e lo accusa di far parte di un complotto che vuole eliminare l'Idv. "Dire bugie è la legge su cui si basano tutte le campagne di calunnia e killeraggio politico e nessuno ci andava a nozze quanto Berlusconi. Pare - osserva - che abbia fatto scuola. A guidarli c'è anche la paura di una possibile alleanza del fronte dei non allineati a Monti e al governo della finanza e dei finanzieri". Tonino ora delira e non ride più. Tutto per colpa di una battuta di Crozza. Ma per lui il diritto di satira non era sacro?

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