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L'ictus, i politici, i colleghiClemente racconta i suoi 40 anni in tv

Il giornalista è stato colto da ictus il 24 giugno 2011. Ora sta bene e ha scritto un libro: "Ho visto cose..."

Nicoletta Orlandi Posti
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Clemente Mimun si è completamente ripreso dall'ictus che lo ha colpito la mattina del 24 giugno 2011. E ha scritto un libro per fissare i suoi ricordi di quel giorno ma anche per raccontare  i mille aneddoti e giudizi sui personaggi che ha incontrato nella sua lunga carriera da giornalista che hanno visto l'ex fattorino-factorum dell'agenzia Asca arrivare alla guida del Tg5, passando per il Tg2 e il telegiornale dell'ammiraglia Rai Tg1.  Un libro ironico come è lui, anche quando parla della sua malattia: "Prima ho avuto un giramento di testa, poi mi sono accorto di pendere decisamente a sinistra e lì il mio sense of humor ha prevalso sul malessere: ero più preoccupato 'politicamente' per il lato verso il quale pendevo, che non del fatto che non riuscissi a mettermi al centro del corridoio", dice Mimum sostenendo anche "Ho sempre pensato di essere immortale". E con lo spirito di chi pur sentendosi invincibile deve fare i conti con la realtà scrive flash, slegati da ogni filo conduttore, che raccontano di Silvio Berlusconi, Romano Prodi, Bettino Craxi, Sandro Pertini, degli scontri con Piero Fassino, dell'affetto con Marco Pannella. Non mancano poi i commenti sui colleghi come quello su Giulio Borrelli, assunto con lui nel 1983 in Rai: "Anche allora aveva quell'arietta saccente che lo avrebbe contraddistino per il resto delal sua brillante carriera". Su Nuccio Fava: "Devoto alla Dc al punto che i collegamenti dai congressi del partito duravano anche otto minuti, ma affabile e in grado di rischiare. Su Lilli Gruber che "prese pre un'insopportabile censura quando le feci osservare che ogni legge viene discussa, visto che lei citava sempre la 'discussa legge Gasparri'". Su Francesco Giorgino che Mimun tolse dalla conduzione del Tg1: "mi telefonarono in massa, dai frati di Assisi alla Santa Sede, da attori famosi a leader politici". E poi il sodalizio a-politico con Sandro Curzi, e molto altro. Del resto "Ho visto cose..." è il titolo del libro edito da Mondadori. 

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