Niente galera per Sallustima vogliono che lavi i cessi
Ecco l'ultima dei senatori sulla diffamazione: basta cella, d'ora in avanti lavori di pubblica utilità
"In Senato ieri i politici hanno avuto un momento di tenerezza per i giornalisti. Così è passato un pacchetto di emendamenti identico che dimezza le pene pecuniarie previste per la diffamazione: la nuova legge prevedeva in caso di condanna una pena pecuniaria fra 5 mila e 100 mila euro, con il voto il tetto massimo è stato dimezzato e portato a 50 mila euro. Visto che si era in buona, soppresse anche due altre norme pesantine che facevano parte del testo della cosiddetta salva-Sallusti approvato in commissione giustizia", spiega il vicedirettore di Libero, Franco Bechis, sul quotidiano di martedì 30 ottobre. Cosa cambia dopo il dibattito a Palazzo Madama? Cambia che, per Sallusti, non ci sarrà la galera. La politica, però, vuole vederlo lavare i cessi. Ecco l'ultima dei senatori sulla diffamazione: basta celli, d'ora in poi lavori di pubblica utilità. Leggi l'approdondimento di Franco Bechis su Libero di martedì 30 ottobre