"Carezze" a Grillo: "Mentecatto puzzolente, con i peli superflui e che sc... male"
Il critico d'arte sul leader a 5 Stelle: "Sta a metà tra Mao e Mussolini. Ma cosa ne sa lui del cazzo di Renzi?"
Una politica del c... Una politica tanto cara, in primis, a Beppe Grillo, ma che nemmeno Vittorio Sgarbi disdegna. Recenti le bordate "a sfondo sessuale" del critico d'arte contro il candidato siculo Rosario Crocetta. Ma Sgarbi, ora, prende le distanze e stigmatizza le ultimi deliranti affermazioni del comico ligure. Le ricordiamo, per chi se le fosse scordate. La prima battuta di Grillo è su Mario Monti: "L'ultima volta che ha scopato è nel 1954". La seconda, più recente, su Matteo Renzi: "Soffre di invidia penis" (ovvero ce l'ha piccolo). Sgarbi non ha dubbi: "Ciò che dice Grillo non fa ridere", ha spiegato ai microfoni de La Zanzara su Radio 24. Poi lo show, e le stangate, dritte dritte in testa a Beppe: "Anche io posso prendere per il culo chiunque, perché rispetto a Monti ho scopato fino a 20 minuti fa, però l'idea che uno vada a vedere con chi vai a letto e cosa fai è una cosa patetica". E fin qui - quasi - tutto bene. "Che schifo quei peli superflui" - Vittorio poi rincara: "Cosa farà Renzi non lo so, quello che è certo è che se uno scopa male per quanto è grasso, brutto e puzzolente è Grillo. Se fa, fa con quella grassezza molesta, con quei peli infetti e quell'aria che...non si capisce perché parli di Renzi, che è uno che magari si lava, è pulito". E ancora: "Cosa ne sa della lunghezza del cazzo di Renzi? Si faccia i cazzi suoi. Questo pirla, questo mentecatto nuotatore che sta tra Mao e Mussolini, lo ha visto o no il cazzo di Renzi? Lo ha visto o no?". Giuseppe Cruciani chiede poi al leader del Partito della Rivoluzione (che è Sgarbi, per chi non lo ricordasse) perché insista tanto sul fatto che il fondatore del Movimento 5 Stelle sia grasso e puzzolente. Ecco al risposta di Sgarbi: "Se cominciamo a fare valutazioni sul corpo degli altri, guardi il suo. E' uno che mangia troppo, che non si è curato abbastanza, pieno di ciccia, pieno di peli superflui, con quella barba inutile. Se uno vuole - conclude Vittorio - lo prende per il culo fino a farlo morire, e inoltre è ignorante come una capra". Capra, capra, capra...