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Giovanna Melandri cambia vita: adesso vuole fare la filantropa alla Bill Gates

La deputata del Pd pronta al lancio della sua nuova creatura: la Uman Fondation

Nicoletta Orlandi Posti
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Giovanna Melandri cambia vita: da politica a filantropa tipo Warren Buffet e Bill Gates. E riparte da un appartamento disordinato di viale delle Milizie ben descritto da Repubblica: memo attaccati ai muri con lo scotch, ragazzi scalzi che litigano con un Mac, stampanti posate a terra e scatoloni ovunque. Tutti sono al lavoro in vista di domani quando la deputata del Pd svelerà il suo nuovo progetto alle istituzioni e alle aziende: la sua fondazione Uman.  Di cosa si tratta? "Vogliamo sollecitare la creazione di nuovi strumenti di finanza sociale e gettare un ponte tra il nostro paese ed esperienze pilota internazionali. Insieme a questo, sperimentare in Italia nuove idee per un capitalismo più umano capace di rendere la finanza socialmente utile", spiega Giovanna Melandri. In America, la patria dei filantropi, lo chiamano "Giving Pledge", l'impegno a donare più della metà dei propri profitti. "Il risultato - spiega Melandri - è che l'82% delle risorse mondiali destinate alla filantropia deriva da fondi privati, e solo il 18% da fondi governativi". Anche in Europa se ne parla: "L'Ue vuole agevolare l'accesso al finanziamento delle imprese sociali che  già oggi occupano 11 milioni di persone e rappresentando il 10% del totale delle imprese europee". In Italia, invece, "mancano dati certi ma il terzo settore muove 67 miliardi di euro (4,3% del Pil), ma solo il 17,4% delle organizzazioni non profit si affidano al fundraising privato". "Vogliamo difendere - continua l'ex ministro alla Cultura - il modello di welfare europeo, renderlo piu' efficiente, ma contemporaneamente agganciarlo ai nuovi orizzonti della finanza sociale, in crescita ovunque". Il presidente e parlamentare Pd, racconta poi che la rete Giin di fondi social impact, a cui Uman è associata, conta oggi oltre 200 fondi, dopo esser stata lanciata dalla fondazione Rockefeller nel 2007. "A questa finanza - puntualizza - che ha dimostrato di essere stabile anche in tempi di crisi, oggi stanno guardando investitori internazionali e fondi pensione". "Uman Foundation" nasce "per indirizzare risorse private verso imprese sociali e creative - conclude Melandri -, innovare con la finanza sociale e connettere la filantropia italiana con le grandi fondazioni internazionali per promuovere lo sviluppo umano". Primo appuntamento il 9 ottobre a Roma presso l'Auditorium Enel. Interverrà pure il premier Mario Monti e tra i partecipanti sono previsti Giuliano Amato, Matthew Bishop, Aldo Bonomi, Don Dante Carraro, Fulvio Conti, Marta Dassù, Ennio Doris, Emmanuele Emanuele, Giuseppe Guzzetti. Al termine del convegno gli 'Umanoidi' si ritroveranno da Eataly a Roma, per una serata di fundraising, con la partecipazione straordinaria di Roberto Vecchioni e interventi di Oscar Farinetti, Samia Nkrumah e Bunker Roy. Uman può contare su un comitato scientifico internazionale, di cui fanno parte anche Muhammad Yunus e Jacques Attali, oltre allo stesso Giuliano Amato. 

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