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Feltri: "Farina fa il pio e il devoto, ma gli piace la gnocca"

Feltri e Farina

Il fondatore di Libero: "Tra Renzi e Alfano mi attizza di più il primo. Ma per Angelino nutro un sincero affetto"

Andrea Tempestini
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A ruota libera, senza peli sulla lingua: Vittorio Feltri a La Zanzara di Radio 24 mette nel mirino, tra gli altri, il Dreyfus-Renato Farina. E ci va giù durissimo. "Non ho mai insultato Renato Farina, nè ho utilizzato termini scurrili nei suoi confronti. Il suo è stato solo un gesto vile, sarebbe stato più corretto che durante la settimana tra l'uscita della notizia e la condanna  della Cassazione avesse detto che era lui l'autore e il processo sarebbe finito diversamente - ha spiegato Feltri riferendosi alla condanna di Alessandro Sallusti per omesso controllo relativo all'ormai celebre articolo scritto da Farina su Libero -. Non l'ha fatto perché si è impaurito. Già si è preso 2 anni e 8 mesi per la vicenda Mora...".  "Gli piace la gnocca" - E fin qui, tutto bene. Poi il Vittorioso sale d'intensità: "Farina ne fa tante di cazzate e sono errori anche macroscopici che commette perché non riflette su quello che sta facendo. Anche quando scrive si fa prendere da un furore ideologico e tracima spesso. Bisogna governarlo bene. Purtroppo se lo perdi di vista finisce con Pio Pompa...". E ancora: "Finge di essere pio e devoto, ma gli piacciono le donne, è molto attratto dalle signore, lo so per certo, anche se lui negherebbe. Anche lui - ha aggiunto Feltri - ha avuto qualche sbandamento, qualche debolezza. Insomma - conclude caustico - pure a Farina piace la gnocca".  Come entrò in Parlamento - Quindi il fondatore di Libero narra di come l'ex agente Betulla entrò in Parlamento: "Feci una telefonata a Berlusconi, mandai una lettera, spiegando quello che era accaduto a Farina, e ho pensato che potesse essere utile per scrivere dei testi. Berlusconi non so se per fare un piacere a me o a Farina lo ha candidato in una posizione in cui era sicuro di essere eletto. Non sono pentito, se posso aiutare qualcuno che è in difficoltà lo faccio volentieri". E Sallusti come si è comportato, chiedono i conduttori Giuseppe Cruciani e David Parenzo?: "Sallusti  non ha voluto risarcire il giudice di Torino che giustamente voleva altri soldi, e io glieli avrei dati. Erano anche pochi, 20mila euro, io ne avrei sganciati  anche 50 pur di non andare in galera". "Renzi? M'attizza più di Alfano" - Infine anche Feltri si prodiga in un elogio di Matteo Renzi, il sindaco rottamatore di sinistra che piace (e tanto) a destra: "Nel centro destra rottamerei tutti, ma anche a sinistra ci vuole una bomba atomica che ci libera di tutti. Renzi sembra essere uno diverso perché ha abbandonato i rottami del partito comunista, ha cambiato anche il linguaggio. Non avrei difficoltà a votarlo alle elezioni se vincesse le primarie anche perché la destra non riesce a darsi una riverniciata. Renzi ha dato ventata di freschezza, è diverso dagli altri, ha coraggio ad abbattere i luoghi comuni della sinistra. Tra Renzi e Alfano? Mi attizza più Renzi, anche se per Alfano provo un sincero afffetto". 

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