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Le rivelazioni di Letta: "Ero contrario all'ingresso di Silvio in politica"

L'ex sottosegretario al Consiglio dei Ministri racconta dell'esordio del Cav: "Era sorpreso di aver vinto"

Nicoletta Orlandi Posti
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  Chissà cosa sarebbe oggi l'Italia se Silvio Berlusconi avesse dato retta al suo amico Gianni Letta. L'ex segretario del Consiglio dei Ministri ci ha provato in tutte le maniere a scoraggiarlo a scendere in politica.  "Ero contrario all'ingresso di Silvio Berlusconi in politica", ha rivelato Letta all'Aquila per ricevere la medaglia Aprutium conferita dal Consiglio regionale dell'Abruzzo. "Quando vinse le elezioni del 1994 il primo a essere sorpreso fu lui e mi chiese di aiutarlo a capire come funzionavano i palazzi romani e da allora è cominciata la mia carriera dentro le istituzioni", ha aggiunto Letta. "Gli spiegai che forse era il caso di incontrarsi preventivamente con il presidente della Repubblica, che all'epoca era Oscar Luigi Scalfaro".  E così fu. "Fummo ricevuti e il Capo dello Stato ci pregò di mantenere l'incontro riservato", rivela Letta, "cosa che con Berlusconi non è mai facile, e disse al futuro premier che gli avrebbe dato l'incarico di formare il governo visto che aveva vinto le elezioni, precisando, però, indicando me, 'non la manderò a palazzo Chigi senza questo signore qui'. La risposta di Berlusconi fu 'non ho mai pensato di fare il presidente del Consiglio senza avere al fianco questo signore'. In seguito ho sempre ricoperto degli incarichi nei governi formati da Berlusconi - ha concluso Letta - ma non ho mai accettato di avere un ruolo politico, che pure mi è stato proposto, per mantenere sempre un profilo istituzionale".  

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