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Formigoni si gode il Meeting"Qui mi amano sempre"

Il governatore lombardo, accolto a Rimini con una standing ovation, parlerà domani ai fan di Cl: "La gente sa chi sono, non crede alle balle"

Matteo Legnani
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  Quando racconta i suoi guai, lo fa in terza persona: Formigoni qui, Formigoni là. Quando parla dei suoi successi, perfino dei suoi meriti, dice sempre «Io». Gliene ho tolti almeno cinque in questa intervista. Un po' vanesio lo è Roberto Formigoni. Anche dopo tutto quello che ha passato. Bisogna capirlo però: non sarebbe accaduto a tutti di finire nel vortice di un'inchiesta, essere pubblicamente abbandonato da molti dei suoi amici, apparire al Meeting dopo mesi e ricevere una standing ovation che ha fatto impallidire il sobrio applauso ricevuto da Mario Monti. Formigoni domani parlerà al Meeting. Oggi parla a cuore aperto con Libero. E spiega perchè l'operazione feeling Cl-governo tecnico, forse immaginata dagli organizzatori, è stata un mezzo buco nell'acqua per il popolo di Cl.  Applausi affettuosi a Formigoni, quasi da standing ovation, e una certa freddezza nei confronti di Mario Monti, coccolato come pochi solo dagli organizzatori. Esistono due Meeting? "Non ci sono due Meeting. Solo diverse sensibilità presenti anche domenica nelle 5-6 mila persone che hanno assistito all'incontro con Monti. Il popolo del Meeting è sempre cortese con l'ospite che accetta di confrontarsi, anche per l'educazione che Comunione e Liberazione ci ha dato. Certo, gli applausi a Monti non sono stati frenetici".  No, tutt'altro. Forse il più breve e timido applauso della storia del Meeting... "… Eh, forse Monti era obbligato a dire quello che ha detto e a non dire altro che magari ci si aspettava da lui. Capisco però il pubblico: il governo Monti ha avuto un primo tempo, è stato efficace nel mettere in sicurezza i conti. E poi un secondo tempo - della costruzione e della crescita - che stenta a venire. Anche domenica, dove il titolo dell'incontro gli dava questa possibilità, Monti l'ha evitata. Certo che poi il Meeting non era entusiasta...". Torno all'altro Meeting. Domenica arrivo in sala stampa e tutti i colleghi mi dicono: quest'anno il problema è Formigoni, sono imbarazzati dalla sua presenza... "Non c'è mai stato imbarazzo, e l'affetto che ho trovato entrando in sala ha evidenziato anche ai giornalisti quale è la realtà. Conosco la mia gente, e soprattutto la mia gente conosce me da 50 anni. Non ha avuto dubbi su di me, perchè sa chi sono. Sa perché mi sono messo in politica, vede le cose che ho fatto, ha fiducia in me. Nonostante tutti i miei limiti, che riconosco, non ho mai tradito la loro fiducia. Nulla di ciò che ho fatto è contrario alle leggi. Questo lo sente il popolo di Cl, ma anche gran parte del popolo lombardo...». Anche su quello che legge e che non pensava di vedere? Le vacanze vip, il caso giudiziario che la coinvolge... «In questi mesi è stata rovesciata su di me una montagna di accuse, sono stati raccontati episodi falsi o falsificati che avrebbero ammazzato un bufalo. Ma non hanno ammazzato Formigoni. Perchè la gente credeva al Formigoni che avevano conosciuto e non a quello dipinto. Certo, un po' di consensi li ho persi...». Ci credo! «Sì, ma nel 2010 ero stato eletto con il 56%, ora sono arrivato fino al 48%. Però sono sempre davanti di almeno 6 punti al mio possibile competitor di sinistra». Leggi l'intervista integrale di Franco Bechis su Libero in edicola oggi 21 agosto  

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