Formigoni superstarsfotte Repubblica:"Come la Pravda"
Il governatore: "Aveva preannunciato la mia scomunica politica e invece sono stato applaudito. Ma loro non lo scrivono"
Da mesi sotto il fuoco di fila del partito Repubblica, il governatore della Lombardia Roberto Formigoni si è preso una bella rivincita al Meeting di Rimini. Nei giorni scorsi, il quotidiano diretto da Ezio Mauro (che dallo scorso inverno sta conducendo una fervida quanto sterile campagna contro il Celeste a proposito di alcune sue frequentazioni e alcune vacanze), ne aveva profetizzato la fine della fortuna politica proprio sulla riviera romagnola, sostenendo che il popolo di Cl era imbarazzato dalla sua presenza, inevitabile quanto ingombrante dopo le polemiche dei mesi passati. E invece, come era facile prevedere (evidentemente non per Repubblica), il presidente lombardo è stato accolto al Meeting col solito affetto e coi soliti applausi: il popolo di Cl, cioè, lo ha tutt'altro che rinnegato. E oggi, Formigoni non si è risparmiato qualche graffiante battuta sulla sua pagina Facebook: "Il Meeting avrebbe dovuto essere il momento della mia scomunica pubblica e definitiva. Lo hanno auspicato, invocato, se lo aspettavano, ne erano certi. E invece che fa il popolo del Meeting? Mi applaude vigorosamente e ripetutamente". E ancora: "L'inviato della Pravda è presente, vede e sente, prende nota. E che fa Repubblica stamattina? Dà la notizia come gli altri quotidiani? No, si comporta da Pravda, da organo del partito combattente della dissoluzione, e non parla dei grandi applausi al nemico Formigoni". Il presidente ha continuato criticando l'inviato de La Repubblica "che ha visto, sentito e non ha scritto". Secondo Formigoni o il giornalista "si autocensura venendo meno alla deontologia del giornalista, o scrive quel che ha visto, ma la redazione cominternista della Pravda lo taglia. Propendo per la seconda ipotesi". Ma allora, sostiene Formigoni, "era lecito aspettarsi" che "ritirasse la propria firma dal pezzo".