La rivelazione di Imane: la Conceicao ha foto osé di Ruby e Silvio"
Il racconto della pentita del bunga bunga in aula a Milano
Ci sarebbero delle fotografie compromettenti di Ruby e di Berlusconi. Ne ha dato conto durante, il processo Ruby a carico di Emilio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti, Imane Fadil. La ragazza, una delle pentite del bunba bunga, ha raccontato in aula di una cerca in cui era andata con la sorella. E racconta che a un certo punto, al momento del dolce, si presenta un amico di un amico, un tale Gigi che disse di essere il fidanzato di Michelle Conceicao. L'uomo le avrebbe riferito che la brasiliana aveva delle foto di Ruby «e che lui le aveva viste». Al pm Sangermano che l'ha interrogato dice di aver domandato come mai la Conceicao fosse in possesso di quella fotografia e le spiegò che un giorno, quando Ruby uscì di casa (Michelle e Ruby erano coinquiline, ndr), Conceicao vide le foto e le prese. Imane racconta che Ruby tornò a casa, non trovò le foto, si arrabbiò e nacque un litigio tra le due. Fadil è ritornata poi a parlare delle serate ad Arcore, fornendo dettagli su quel che accadeva (Iris Berardi che si strusciava e si era travestita da Ronaldinho), delle avances che avrebbe ricevuto da Fede e del fatto che, per averlo respinto, non riuscì a firmare il contratto con Mediaset che le sarebbe stato promesso. L'archiviazione Intanto la Procura di Alba ha chiesto l'archiviazione della denuncia-querela presentata da Ambra Battilana, parte civile al processo sul caso Ruby a carico di Emio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti, contro il suo ex fidanzato 70 enne, commerciante di auto, con il quale aveva avuto una relazione quando ancora era minorenne. La ragazza aveva presentato una denuncia a Milano, poi trasmessa ai magistrati piemontesi per competenza, sostenendo di essere stata costretta ad avere rapporti sessuali contro la sua volontà. Il pm di Alba hanno chiesto l'archiviazione sia per la genericità delle accuse, sia perchè la Battilana non si è mai presentata in procura per farsi sentire. Copia della denuncia e della richiesta di archiviazione sono state depositate in aula al processo 'Ruby bis', dal pm Antonio Sangermano.