Geppi, sexy décolleté: "Alla Santanchè non piaceva..."
La comica e conduttrice di G'Day a Io Donna: "Sono dimagrita, addio vizi. Sono innamorata e sono pronta per la prova atletica più difficile, fare un figlio"
Normodotata, rotondetta, eppure irresistibile. Forse perché ironica ("Con la simpatia ci pago l'affitto") o forse perché, appunto, normale a differenza di tante superbelle un po' di plastica. Da qualche mese Geppi Cucciari è uno dei personaggi più influenti della tv italiana, merito della sua striscia quotidiana G'Day su La7, prima del tg della sera di Mentana. La comica e conduttrice si racconta a Io Donna e svela la sua anima glamour, poco da Bridget Jones. Al settimanale Geppi parla di dieta ("40 giorni di tisane, aboliti i piaceri della vita come pasta e cioccolato") ma non vuole dare i numeri, anche se ammette: "Pesavo come Kakà, ma ho perso cinque chili. Devo trovare un altro riferimento. Comunque non sono magra. Sono un po' dimagrita perché gioco a basket, ho scoperto lo squash". Il segreto del suo successo? "La personalità, per esempio: se ne hai, magari capita che chi ti sta vicino stia a sentire quello che dici. Il fascino è soggettivo, dipende anche da chi frequenti. E a una certa età ti vedi un po' con gli occhi degli altri: se hai vicino un uomo che ti guarda in un certo modo, ti senti bella". Ecco qua, l'amore. Ci sarebbe un uomo, accanto alla Cucciari: il romano Luca Bonaccorsi. E già si parla di grandi passi... "Mi sono messa d'impegno per la prova atletica più grande per una donna. Che è fare un figlio". Non per questo si deve rinunciare alla femminilità. E quando si parla di Cucciari, forse non tutti sanno che una delle ricerche più eseguite su google è quella in abbinamento con "tette". E a proposito di décolleté, generoso, la comica ha avuto anche un incontro ravvicinato con Daniela Santanchè, che l'ha definita "scollacciata": "Io direi 'scollata', a volte capita, magari si sbaglia un vestito. Comunque, farsi riprendere dalla Santanché è un bel record. L'ho messo nel curriculum". E ripercorrendo soddisfazioni (anche se gli ascolti di G'Day non sono altissimi, "ma gli ascolti da Ra1 su La7 non li fa nessuno") e gavetta pre-Zelig ("Quando sono arrivata a Milano abitavo davanti al teatro Parenti, sentivo gli applausi e dicevo ' un giorno li avrò io") l'importante è tenere i piedi per terra. "Tacco 12, però. Slancia".