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Periscopio, gli eventi vip della settimana

Ivan Rota
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La giornata da urlo di Mara Venier Una giornata da urlo per Mara Venier: al mattino applauditissima sfilata di Luisa Viola, il marchio per cui la conduttrice disegna una linea di moda. Nel parterre Jerry Calà e Massimo Boldi che, a fine sfilata, sono saliti sul palco a ballare con la Venier e le modelle. A sorpresa un recital del cantante Alfio che abbiamo visto a "Domenica In": pensate che é stato scoperto da Mara su Instagram ed é già una star. Nel parterre il grande fotografo Giovanni Gastel che ha realizzato la campagna pubblititaria della maison con Mara protagonista.La sera, invece, tutti a festeggiare Gerò Carraro, figlio del marito di Mara, Nicola Carraro: nell'elegante sala dei ricevimenti dell'Istituto dei Ciechi di Milano, la cena di compleanno di Gerò pazzo d'amore per la compagna Laura Moretti. A cantare ancora Alfio. Poi Jerry Calà si é esibito con il suo repertorio. "Maracaibo" in primis. Nella foto Gerò Carraro, Mara Venier,Nicola Carraro e Laura Moretti. Passiamo a un nuovo volto di InstagramAnselmo Prestini è un giovane studente di 23 anni. Cresciuto nel cuore delle Dolomiti, vicino a Madonna di Campiglio, dopo avere conseguito la maturità e il titolo di istruttore di snowboard, ha abbandonato le sue montagne per andare a Verona. Li, ha conseguito la laurea triennale in scienze della comunicazione, e subito dopo si è trasferito a Milano . Cosa fa ora ? Bella domanda , non è mai fermo. Anselmo non riesce a stare più di 10 giorni nello stesso posto. Mentre studia allo IULM ( strategic communication ) ha iniziato l'attività di blogger influencers, un lavoro che gli permette di viaggiare e conoscere tanti paesi . Sul suo profilo  Instagram , Anselmo vanta di 70 mila seguaci, ai quali racconta la sua quotidianità.  È proprio così che ha iniziato : essere stesso al 100x100 e raccontando proprio tutto ai suoi followers. Nel suo profilo parla delle sue passioni : lo sport prima di tutto . Tutti i gironi mostra ai suoi followers i suoi allenamenti e le relative diete. Ma anche un occhio alla moda non manca mai . Non da ultimo , Anselmo ama mostrare il cibo . Sia quello che mangia in giro , sia quello che prepara casa . Ecco un nuovo punto focale della movida milanese. La Pesa Pubblica di via Melzo 19 a  Milano presenta, dal 20 Giugno e sino al mese di Settembre, la mostra “Tra sacro e profano”, di Alfredo Romìo, selezione di opere di questo giovane artista, che reinterpreta figure del mondo religioso in chiave moderna. Sono ritratti di Papi del 900, come Pio X e Giovanni Paolo II, icone che, con la loro posizione, identificano il potere del Pontificato e la loro politica. E ancora i charity dinner per Save The Children e per la Fondazione Veronesi.   I 50 ANNI NO LIMITS DI ALESSANDRA RUBINACCI.... Alessandra Rubinacci, ex star televisiva della fortunata serie Lucky Ladies, e adesso producer del nuovo format Real House Wife of Naples, ( IVAN QUESTA è UN'ESCLUSIVA A SETTEMBRE DANNO L'ANNUNCIO), festeggia il suo LIMITLESS PARTY….al Circolo La Staffa, che solitamente è frequentato dalla Napoli bien, per una sera trasformato in un set da Wide Eyes Shut. Ale è divina, in mise argenteé,un po' Lady Gaga, un po' icona di Victoria Secret. Il suo body painting ha richiesto tre ore di make up. Alessandra balla come una cheerleader, ondeggia su un tornado di note, fra assedio di selfie, piume e mascherine. L a sorella Marcella ha un look hard rock che farebbe migliaia di followers. Irriconoscibile la scrittrice e “ polemista" del Il Fatto Quotidiano.it Januaria Piromallo, paellettata e scintillante, con in testa un carrè Hermes. Riccardo Monti ( si mormora candidato a futuro sindaco di Napoli) era il testimonial perfetto di Burning man, il festival della creatività nel deserto dell'Arizona. Alessandra è anche figlia d'arte, suo padre è Mariano Rubinacci, il couturier napoletano di consolidata fama e aplomb, vestito da Lawrence D'Arabia, la madre Barbara sembra una diva di Hollywood. There is a light that never goes out degli Smith, è quasi l'alba, serviti cornetti caldi e cappuccino per gli irriducibili. Nella foto Januaria Piromallo e Alberta Saladino. Credit Francesco Begonja Estate al MAXXI Si apre con il concerto di Mahmood l'Estate del Museo, che anche quest'anno ospiterà all'esterno e all'interno dei suoi spazi, oltre alle mostre in corso, un ricco cartellone di eventi, incontri, concerti, proiezioni e molto altro. Vari gli appuntamenti musicali, che spaziano dalla classica ai dj-set, mentre prosegue la rassegna Libri al MAXXI con tanti incontri a ingresso libero (il primo, con Stefano Benni). E ancora, il progetto Roma – Milano andata e ritorno, un ponte culturale tra le due città, il cinema all'aperto e un evento speciale per festeggiare i cinquant'anni trascorsi dall'allunaggio dell' Apollo 11. Dopo il trionfo al Festival di Sanremo 2019, il successo all'Eurovision Song Contest, dell'album Gioventù Bruciata e il doppio disco di platino per il singolo Soldi, Mahmood sceglie il MAXXI per la data romana del suo tour. Wanda Fisher e la vita da vip Wanda Fisher , cantante dance nonché grande interprete del repertorio Jazz, ormai fissa opinionista del Salotto di Barbara D'Urso “Pomeriggio 5” , ha presentato proprio qui, il suo tormentone “Vita da Vip”; in quest'occasione c'è stata anche la comparsa di Coccorock , stravagante galletto senza tempo, che con la sua voce gracchiante e la sua esuberanza saltellante, ha intonato insieme a Wanda il ritornello “Facciamo vita da vip vip vip vip …. ” . Il duo WANDA FISHER - COCCOROCK è nato proprio grazie alla canzone “Vita da Vip” . Coccorock infatti con il suo essere surreale e fuori dal mondo, quasi un cartoon,  è perfetto per parlare in modo ironico del mondo patinato e luccicante dei Vip. Non a caso, il videoclip vede i due, trasformarsi in due personaggi Cartoon creati dalla famosa penna di Riccardo Mazzoli (famoso per i calciatoons) !! Il messaggio che i due artisti vogliono sottolineare nel video, è anche quello di spronare tutte le persone che non sono strettamente “Very Important Person”a sentirsi importanti e al centro dell'attenzione (“perchè questa notte qui, facciamo vita da Vip vip vip vip vip ….” ) La canzone vede come autori Marco Ferracini, Gianni Cagliano, Giovanni Rosina e Fabrizio Comella, e uscirà a breve in tutti gli store digitali per le edizioni BARACCA.     Antonio Marras & l'Hotel Abi d'Oru "Antonio Marras & l'Hotel Abi d'Oru ridisegnano l'arte dell'ospitalità in Sardegna”. Il designer sardo firma le nuove divise di tutto il personale dell'albergo 5 stelle a Porto Rotondo, che lega sempre di più la sua accoglienza alle eccellenze della Sardegna e a un servizio personalizzato. Ed Sheeran per HEINZ Nel caso non l'avessi ancora notato, Ed Sheeran ama l'Heinz Tomato Ketchup: quella tra Ed Sheeran e Heinz è infatti una storia d'amore ormai conosciuta che ha mandato in visibilio i fan di tutto il mondo. Ed ama sul serio l'iconica salsa rossa Heinz tanto da richiederla nei ristoranti, anche in quelli stellati, e a tal punto da essere certo di averne sempre in tour una bottiglia o dieci e a parlarne in ogni momento. Si è anche tatuato l'etichetta sul braccio! È amore vero. E così, nell'anno in cui Heinz festeggia il suo 150° anniversario, questa storia d'amore ha realizzato il suo sogno: Ed si è messo in contatto con Heinz attraverso Instagram, proponendoci una sua idea e noi ovviamente abbiamo risposto «YES!». Da quel momento Heinz e Ed hanno fatto coppia fissa, un'icona assieme ad un'altra icona. Da Ed che scrive e recita nel suo spot per Heinz Tomato Ketchup, ad Heinz che lancia le bottiglie ufficiali di Edchup, alla fusione di Ed e Heinz TK in una emoji – si può dire tranquillamente che la love story è ufficiale! “Una tradizione di famiglia” di MINI FILMLAB Primo appuntamento ufficiale per MINI FILMLAB, il progetto di MINI sviluppato in partnership con OffiCine, (progetto culturale nato dalla collaborazione di Anteo e IED Istituto Europeo di Design), dedicato a giovani filmmaker con la Supervisione Artistica dell'illustre regista italiano Silvio Soldini. Un cocktail negli spazi dello MINI Milano Urban store per la “prima” di “Una tradizione di famiglia”, una proiezione riservata a stampa, celebrities e addetti ai lavori. Tra i presenti: Geppi Cucciari, Victoria Cabello, Giovanni Caccamo, Mia Ceran, Silvio Soldini, Paola Marella, Syria e Pierpaolo Peroni, Diego Passoni, Rosa Fanti, Erica Del Bianco, Alessandro Sampaoli, Stefano Ronzoni (Direttore MINI Italia), Maurizio Ambrosino (AD BMW Milano), Roberto Olivi (Direttore Comunicazione BMW Italia). MINI FILMLAB rappresenta il contenuto principale dell'attività MINI MOVES CINEMA che celebra, per il secondo anno consecutivo, la rinascita del legame tra il cinema e il brand britannico. Dopo il successo dello scorso anno, il 2019 vedrà MINI protagonista di importanti manifestazioni cinematografiche italiane, con un cortometraggio che vuole festeggiare un anniversario importante per il brand. “Il legame di MINI con il cinema è sempre stato forte- dichiara Stefano Ronzoni, Direttore MINI Italia. In sessant'anni di storia MINI ha collezionato svariate apparizioni cinematografiche e televisive e contribuito a sostenere, valorizzare e premiare il cinema e i nuovi talenti. Lo scorso anno abbiamo realizzato il progetto MINI FILMLAB, insieme ad OffiCine, supportando la realizzazione di tre cortometraggi e siamo molto felici dei numerosi successi riscossi. Quest'anno, in occasione del sessantesimo compleanno del brand, MINI ha deciso di rinnovare il progetto MINI FILMLAB, supportando la realizzazione di un cortometraggio celebrativo di questo importante avvenimento”. Una tradizione di famiglia è il cortometraggio che racconta nei toni freschi e attuali quel mondo di emozioni e valori che costituisce l'essenza stessa di MINI. Il film è ispirato a “ 60 years of now”, il sessantesimo anniversario dal lancio della piccola auto britannica, divenuta nel tempo un'icona tradizionalmente contemporanea Nel corto, diretto da Giuseppe Cardaci, due sorelle, dopo la scomparsa prematura della madre, litigano in occasione del sessantesimo compleanno del padre, non sapendo se proseguire o abolire la tradizione di famiglia. Finiranno per aggiornarla in un modo buffo e irrituale. Nel cast una giovane promessa del cinema italiano, Matilde Gioli, insieme a lei Ivano Marescotti ed Erica Del Bianco. Scoperta da Paolo Virzì ne Il Capitale Umano Matilde Gioli è una delle attrici più richieste nel cinema italiano. Ha recitato in serie televisive come Gomorra e Di padre in figlia ed è una delle protagoniste della pellicola I moschettieri del Re di Giovanni Veronesi. Attore e regista teatrale Ivano Marescotti è stato diretto da grandi autori come Marco Risi, Roberto Benigni e Pupi Avati. Vanta anche collaborazioni con firme del cinema internazionale tra cui Ridley Scott. Erica Del Bianco ha dedicato la sua vita al mondo dello spettacolo. Sul set ha lavorato al fianco di Luca Lucini, a teatro ha recitato per Cristina Comencini. PREMI MINI FILMLAB prima edizione Durante la sua prima edizione il progetto MINI FILMLAB, che ha visto la realizzazione e produzione di 3 cortometraggi (Pepitas, Battiti, Tutta colpa di Rocky) si è rivelato un successo inaspettato, diventando uno dei protagonisti più acclamati dei Festival dedicati agli short movie. In occasione di Cortinametraggio 2019 il corto Pepitas del regista Alessandro Sampaoli, con la partecipazione degli attori Lino Guanciale e Ariella Reggio si è aggiudicato diversi riconoscimenti tra cui: Premio Del Pubblico - Farecantine; Premio Rai Cinema Channel per il “corto più web”; il Premio Augustus Color; il Premio Miglior Corto Commedia, assegnato dall'ospite d'onore del Festival Barbara Bouchet e il Premio Miglior Attrice - Dolomia per l'interpretazione di Ariella Reggio. Sempre Pepitas si è aggiudicato il Premio Miglior Regia e il Premio Miglior Cast a Inferenze Short Film Festival 2019, Battiti invece, del regista Michele Bizzi, con Vinicio Marchioni ed Erica Del Bianco, si è distinto per la Miglior Sceneggiatura, realizzata da Alessia Rotondo. INVISIBLE di Agoart a Piazza di Spagna Arti figurative, musica e fusion food. L'art-cocktail è servito. Gran via vai presso gli eleganti spazi della “Galerie Maison Naim” dell'imprenditore Massimo Naim a due passi dalla centralissima Piazza di Spagna per il vernissage pre-estivo di Augusto Maria Benigni – in arte Agoart - dal titolo “Invisible”. Ecco arrivare, tra gli altri, gli attoriRoberto Ciufoli, Isabel Russinova, Vincenzo Bocciarelli, Anna Marcello, Fabrizio Apolloni, Alex Partexano e Marco Galli, il conte Rodolfo Martinelli Carraresi di Pietrasanta, il principe Guglielmo Giovanelli Marconi con la moglie Vittoria, Lilian Ramos, lo scenografo Manuel Carlo Puccini, il medico estetico Anadela Serra Visconti, l'imprenditrice Valeria Bonotti, l'architetto Massimo Di Cave, accolti da Emilio Sturla Furnò. Oltre duecento ospiti hanno brindato all'artista e all' ambizioso progetto di Naim, una galleria d'arte con stile e sapore internazionale ai piedi di un boutique/hotel di lusso, con bistrot di alta cucina internazionale. Apprezzamenti per le opere esposte e per la musica suonata dal vivo dalla pianista Romina Garbini, in lungo abito porpora, che ha alternato brani classici di Chopin con le colonne sonore di Ennio Morricone. L'obbiettivo di Massimo Naim è quello di creare un luogo insolito per una città come Roma dove poter ritrovare, nel medesimo contesto, arte contemporanea, piatti gourmet d'autore ispirati alla tradizione fusion e un hotel di lusso. “Racconto quello che gli occhi non riescono a vedere” – ha spiegato AgoArt – “dopo aver osservato il mondo da un ideale crocevia di strade in cui si intrecciano tutti i sentimenti che vivo durante la giornata. Un fascio di emozioni che mi porta a lasciar perdere il contesto, evidenziando il dettaglio che mi colpisce”. Una ventina le opere esposte – realizzate con tecnica mista e, per lo più, di grandi dimensioni - in cui tratti e oggetti simbolici vengono mescolati a mani nude direttamente sulla tela assieme a gesso, colla, smalto, sabbia e metallo. Ci sono le iconiche scarpe con tacco imbevute di rosso carminio trattenute da fitti nastri trasparenti che rappresentano la tensione e lo sforzo nella lotta contro la violenza sulle donne. Le minuscole sedie vuote che si guardano, salde, seppur a precipizio, sui due emisferi della vita, luce e buio rappresentati, drasticamente, in bianco e nero. E ancora, l'uomo che osserva il suo presente di fronte ad un lungo red carpet; ai suoi lati il filo spinato. Quale sarà la sua scelta? “Applicare le mani sulla tela” – ha detto l'artista – “mi consente di esprimere ciò che sento attraverso un linguaggio primordiale. Ogni giorno, nel mio lavoro, utilizzo le mani per ascoltare le strutture anatomiche. Con l'arte vivo con maggiore pienezza la mia vita, così da poter rappresentare la mia quotidianità”.  AgoArt, infatti, si rivela come creativo che va oltre il suo contesto professionale quotidiano: Augusto Maria Benigni è osteopata specializzato nel potenziamento della voce e nel miglioramento della performance diaframmatica. “Il contatto fisico con le persone – ha concluso AgoArt – “mi consente, ogni giorno, di percepire suoni e sensazioni che memorizzo e cerco di trasmette in ogni opera”. Giulia Staccioli e Macia Del Prete per DANCEHAUSpiù DANCEHAUSpiù, il Centro Nazionale di Produzione della danza di Milano, co-diretto da Susanna Beltrami, Annamaria Onetti e Matteo Bittante, presenta il 23 giugno alle ore 21.45, nell'ambito dell'Estate Sforzesca, una serata dedicata alla giovane creatività. Due gli spettacoli in programma: “Body Things” di Collettivo Trasversale con le coreografie di Macia Del Prete e “Intrecciando Puccini”, il nuovo progetto coreografico realizzato da Giulia Staccioli, da un'idea originale di Vito Cassano e con il contributo dei maestri-coreografi di Accademia Kataklò Fabrizio Calanna, Vito Cassano e Alberta Palmisano. Manuel Zardetto a Pomeriggio Sud  "Pomeriggio Sud" é il programma di attualità, cronaca, gossip e approfondimento in onda dal lunedì al venerdì alle 15:00 e alle 18:15, condotto con successo da Manila Gorio su Antenna Sud. Tra gli ospiti c'é stato anche Manuel Zardetto, nella foto, primo padre gay dichiarato, che ha raccontato la sua storia destando molto interesse nel pubblico. E la prima volta che in un programma televisivo  si presenta una persona non stereotipata, ma una persona che parla di argomenti ser,i lontana anni luce dalla superficialià. Manuel porta un messaggio che possa essere d'aiuto a molti. Con la sua migliore amica ha deciso di avere una figlia con l'inseminazione artificiale.         Anselmo Prestini, star di Instagram Anselmo Prestini è un giovane studente di 23 anni. Cresciuto nel cuore delle Dolomiti, vicino a Madonna di Campiglio, dopo avere conseguito la maturità e il titolo di istruttore di snowboard, ha abbandonato le sue montagne per andare a Verona. Li, ha conseguito la laurea triennale in scienze della comunicazione, e subito dopo si è trasferito a Milano . Cosa fa ora ? Bella domanda , non è mai fermo. Anselmo non riesce a stare più di 10 giorni nello stesso posto. Mentre studia allo IULM ( strategic communication ) ha iniziato l'attività di blogger influencers, un lavoro che gli permette di viaggiare e conoscere tanti paesi .  Sul suo profilo  Instagram , Anselmo vanta di 70 mila seguaci, ai quali racconta la sua quotidianità.  È proprio così che ha iniziato : essere stesso al 100x100 e raccontando proprio tutto ai suoi followers.  Nel suo profilo parla delle sue passioni : lo sport prima di tutto . Tutti i gironi mostra ai suoi followers i suoi allenamenti e le relative diete. Ma anche un occhio alla moda non manca mai . Non da ultimo , Anselmo ama mostrare il cibo . Sia quello che mangia in giro , sia quello che prepara casa .  Nonostante questo momento eclatante della sua vita, Anselmo non smette di studiare ed è prossimo a prendere una Seconda laurea.  Infine , è intenzionato a conseguire anche un master terminata quest' ultima.   Una Margherita "imperiale Festa a sorpresa per il compleanno di Margherita Orizio al ristorante Imperiale a Milano. Circondata dalla famiglia e dagli amici più cari, pensava di passare un compleanno romantico, invece si é trovata piacevolmente sorpresa dalla folta tavolata.  Una raffinatissima cena fusion con torta finale. Bollicine a gogò.           Charity dinner per la Fondazione Veronesi Dalla ' Milano col cuore in mano' un'iniezione di fondi pari a  50 mila euro per sostenere la ricerca sui tumori dell'età pediatrica, prima causa di morte nei bambini. E' il frutto dell'asta silenziosa andata in scena mercoledì 12 giugno durante l'annuale  Charity Dinner della Fondazione Umberto Veronesi, una gara di solidarietà che continua sulla piattaforma CharityStars. All'appuntamento - nelle sale del 'The Mall' in mezzo al grappolo di grattacieli di zona Porta Nuova - hanno partecipato  oltre 550 persone tra  volti noti del mondo della medicina, della politica, della finanza, dello sport, della musica e dello spettacolo.A fare gli onori di casa  Paolo Veronesi, senologo come papà Umberto e presidente della Fondazione intitolata all'oncologo scomparso nel 2016. Tra i presenti, l'imprenditore Giovanni Bozzetti e la moglie Ludmilla Voronkina, nella foto.   Mara Venier, regina della tv e della moda Una giornata da urlo per Mara Venier: al mattino applauditissima sfilata di Luisa Viola, il marchio per cui la conduttrice disegna una linea di moda. Nel parterre Jerry Calà e Massimo Boldi che, a fine sfilata, sono saliti sul palco a ballare con la Venier e le modelle. A sorpresa un recital del cantante Alfio che abbiamo visto a "Domenica In": pensate che é stato scoperto da Mara su Instagram ed é già una star. Nel parterre il grande fotografo Giovanni Gastel che ha realizzato la campagna pubblititaria della maison con Mara protagonista.La sera, invece, tutti a festeggiare Gerò Carraro, figlio del marito di Mara, Nicola Carraro: nell'elegante sala dei ricevimenti dell'Istituto dei Ciechi di Milano, la cena di compleanno di Gerò pazzo d'amore per la compagna Laura Moretti. A cantare ancora Alfio. Poi Jerry Calà si é esibito con il suo repertorio. "Maracaibo" in primis.             Al Bulgari per i 100 anni di Save The Children. Al Bulgari Hotel di Milano è stato organizzato uno speciale evento di fundraising per i 100 anni di Save The Children.Durante il garden cocktail si sono viste tante signore dei salotti milanesi, esperti di comunicazione, imprenditori come Arturo Artom, che si è intrattenuto a parlare del suo famoso Cenacolo con l'Ingegnere Informatico Vincenzo De Feo, Presidente dell'Associazione No Profit "Mai più solo", esperto di bullismo, cyberbullismo e dipendenze legate agli adolescenti e autore del libro "...prima del CLICK", che, dopo i convegni istituzionali e gli incontri con gli studenti delle scuole, sarà presto ospite di Artom nel suo esclusivo appuntamento con i leader del mondo economico e finanziario. NELLA FOTO VINCENZO DE FEO E L'IMPRENDITORE ARTURO ARTOM       Lusso al Grand Hotel Cannigione La nuova struttura offre un'accoglienza esclusiva, per una vacanza all'insegna del relax, del benessere e del buon cibo, dove il lusso è garantito ma mai ostentato.  Apre i battenti proprio oggi, 21 giugno il nuovo Grand Hotel Cannigione, 5 stelle in una location da favola, con spa e servizi di assoluta eccellenza, uniti alla tipica accoglienza sarda e a una cucina da sogno. Questo in sintesi quello che il nuovo hotel offrirà a chi cerca una vacanza, o anche solo un weekend, all'insegna del relax e del benessere, dello stile ma anche della discrezione, in questo angolo incantato della Sardegna settentrionale affacciato sul golfo di  Arzachena , nato comevillaggio di pescatori e oggi esclusivo borgo nel cuore della Costa Smeralda, a pochi chilometri da Porto Cervo e comodamente raggiungibile dall'Aeroporto e dal Porto di Olbia. L'hotel, che dista solo 400 metri dalla spiaggia dove una piattaforma privata è a disposizione degli ospiti, ma conferma la sua presenza anche sulla spiaggia di Liscia Ruja grazie ad uno stabilimento attrezzato, è immerso in un contesto naturale spettacolare, avvolto nei colori e nei profumi della macchia mediterranea. Dispone di 52 camere (di cui 4 suite) distribuite su tre piani, spaziose, elegantemente arredate e impreziosite dagli splendidi marmi di Orosei, tutte dotate di ogni comfort, per rendere il soggiorno il più piacevole possibile. Le stanze situate a piano terra hanno accesso diretto alla grande piscina, mentre quelle ai piani superiori, con balconi o terrazze private, godono di un'impagabile vista sul golfo. E se sole, mare e spiaggia non dovessero bastare, la raffinata Spa con sauna, bagno turco, docce emozionali, cabine per trattamenti estetici e massaggi e Spa Suite privata è il luogo ideale, intimo e ricercato, dove ritrovare il benessere per il corpo e la mente. E ancora, per chi poi non può rinunciare all'attività fisica neanche in vacanza, l'area fitness all'aperto fronte mare, attrezzata con macchinari Technogym e personal trainer su richiesta, offre la possibilità di mantenersi in forma in ogni momento della giornata, godendo di un panorama mozzafiato. Completano la vasta gamma di servizi offerti agli ospiti, le attenzioni speciali di parrucchiere, estetista e make-up artist, disponibili presso l'hotel, e la possibilità di usufruire di consulenze mediche specialistiche. Il  ristorante  La Pitrizza  è un altro dei fiori all'occhiello del Grand Hotel Cannagione, dove vivere una vera e propria esperienza sensoriale completa. I menu dei nostri Chef richiamano, infatti, la tradizione sarda – gli ingredienti sono tutti di prima qualità, freschi, di stagione e del territorio – ma lasciano spazio anche a interessanti rivisitazioni in chiave gourmet e a ricette della cucina etnica e internazionale, per venire incontro a tutti i possibili gusti dei propri ospiti. Il  bar a bordo piscina  offre, invece, aperitivi e piccoli snack tutto il giorno fino a tarda notte.  “Qui troverete: la raffinatezza, l'eleganza e l'ospitalità sarda, ma senza eccessi –   dice il Direttore Lia Anzalone   – siamo il primo 5 stelle di Cannigione, a pochi passi dal glamour della Costa Smeralda e dalle spiagge cristalline del Nord della Sardegna.”    In mostra alla Pesa Pubblica La Pesa Pubblica di via Melzo 19 Milano presenta, dal 20 Giugno e sino al mese di Settembre, la mostra “Tra sacro e profano”, di Alfredo Romìo, selezione di opere di questo giovane artista, che reinterpreta figure del mondo religioso in chiave moderna. Sono ritratti di Papi del 900, come Pio X e Giovanni Paolo II, icone che, con la loro posizione, identificano il potere del Pontificato e la loro politica. Pio X è un moderno James Dean, pontefice altamente spirituale e un pastore, con il suo volto che prega, Giovanni Paolo II è un modello di Versace dall'aspetto nordico, immagini forti, quasi isteriche, come ama definirle il giovane e apprezzato artista. Ognuno di essi viene interpretato da un modello diverso e mai è raffigurato il vero volto, affinché si ricrei la messa in scena, l'imitazione e, attraverso le decorazioni, le posizioni e i colori, si risalga all'identità politica, sociale e pastorale del Pontefice rappresentato. I lavori sono realizzati su stampa banner, utilizzata per la pubblicità urbana, facendo riferimento al valore sociale della figura del pontefice, sulla quale viene applicata la pittura, in maniera materica, per esaltare la bellezza della campitura pittorica, la gestualità del pennello, contemporaneamente alla pulizia che concede la stampa, facendo entrare in contrasto i due metodi espressivi. Gli altri lavori a sfondo religioso sono riletti in chiave kitch contemporanea che strizza l'occhio al concept e alla cultura LGBT. Tra le opere esposte il pubblico potrà ammirare un Gesù Bambino reinterpretato che si ispira al bambino trovato morto sulle spiagge della Turchia, per un'appartenenza ideologica che non gioca con le vite umane, è un piccolo sarcofago che sposta l'attenzione sulle persone e il loro diritto alla vita. E' una piccola tela 30x40 con telaio largo, come le teche con i corpi dei santi che si trovano sotto gli altari delle chiese. La tecnica usata comporta tempi lunghi, si parte dalle foto elaborate poi con photoshop, poi stampate su plastica e ridipinte su olio e acrilico e poi intelaiate. Non manca la Tentazione di Cristo nel deserto, che Alfredo Romìo ha collegato alla dipendenza dal sesso delle nuove generazioni. Satana è rappresentato con due teste-che sono in realtà i volti di due attori del mondo della pornografia americana, un profilattico copre tutto il corpo e una terza figura porta un guinzaglio che è la vergogna. Si parte da un concetto che poi si evolve. La Passione di Nate Turner, poi, primo schiavo ribellatosi nel Sud degli Stati Uniti, ha il volto di un famoso attore Hollywoodiano, che ha anche messo il mi piace su Instagram all'artista. Dietro di lui, due figure bianche hanno in mano una forca per impiccarlo, il martirio per una giusta causa, perhè da quel momento partì la lotta per la liberazione dalla schiavitù a livello globale. Romìo, di origine calabrese, ha studiato in Sicilia. “Come artista, la mia produzione esalta la bellezza del corpo umano, immerso in un mondo religioso, patinato e accattivante. I corpi di Santi e Martiri diventano cibo per gli occhi così come lo erano le cattedrali barocche, attraverso un'esecuzione inizialmente severa e rigorosa, poi gestuale e bidimensionale, dando alla luce opere che esaltano la leggerezza, il piacere, l'estasi, partendo dal fascino carnale della fede. Esiste un vero e proprio piacere parafiliaco nella materia pittorica, che proprio per questo motivo viene inserita sull'immagine stampata altrimenti già pronta. Si tratta di una produzione che, sebbene sia pregna di ambiguità, non è anticattolica, ma è il frutto di una mente che vede la fede come scintillante e desiderabile, arricchita di elementi Pop, estetica barocca, e liberalismo sessuale. E' il prodotto di un cristianesimo edonistico, di una filosofia eretica, ma Appassionata”.Alfredo Romìo. Alfredo Romio è fondatore e promotore del movimento “Potsch”, formato dalle parole Pop e Kitsch, che si inserisce all'interno di un contesto Pop, con l'utilizzo di elementi e personalità, ma anche di personaggi di letterari o religiosi, popolari, per mezzo di un'estetica che si serve degli elementi kitsch, quali il luogo comune, il sentimentalismo patetico, la sensualità inopportuna, il pornokitsch. Inizialmente nasce mediante l'applicazione della tecnica tradizionale, realistica, ma con il maturare del concetto dietro ai dipinti, si cominciano ad inserire elementi di rottura con l'accademismo, come l'eliminazione del panneggio, e l'appiattimento completo in stile poster, riequilibrati da un'impostazione pittorica tradizionale, evitando quindi l'imitazione della fotografia dilettantistica “da smartphone” (prospettive distorte, selfie). I contrasti di colore si sostituiscono ad ambientazioni cupe e naturalistiche, le quali sono ammesse esclusivamente con colori alterati, in modo che l'immagine, estremamente semplificata, risulti più immediata e viva. La rappresentazione di personaggi sacri o letterari, si presta quindi alla creazione di icone, servendosi di elementi iconografici tradizionali applicati ad una rappresentazione caustica e patinata, non dissacrando il soggetto, ma elevandolo a “mito” televisivo, musicale, commerciale. La serie “Iconography” esalta quindi la bellezza del corpo umano, immerso in un mondo religioso e accattivante. I corpi di Santi e Martiri diventano cibo per gli occhi così come lo erano le cattedrali barocche, attraverso un'esecuzione inizialmente severa e rigorosa, poi gestuale e bidimensionale, dando alla luce opere che esaltano la leggerezza, il piacere, l'estasi, partendo dal fascino carnale della fede. Il tutto è necessario che venga dipinto ad olio sulla tela, poiché è l'atto del dipingere che mima un vero e proprio amplesso per dare alla luce un prodotto tangibile e, cosa più importante, godibile. Ciò che ispira il lavoro finito è, spesso, il modello stesso: studiandone i lineamenti e la forma fisica, si arriva alla completa associazione con una figura storica o religiosa (è il caso del dipinto “Vergine Maria”, ispirato dalla glaciale bellezza dell'attrice Cate Blanchett). I dipinti vengono così concepiti per un ambiente ecclesiastico scintillante e desiderabile, inserendo elementi di cultura Pop, estetica barocca, liberalismo sessuale, confezionando il prodotto di un cristianesimo edonistico, con una filosofia sicuramente eretica, ma appassionata.

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