Vittorio Feltri: "Medici, la perdita di tempo per cui rischiamo di crepare"
La questione dei medici sta diventando preoccupante. I camici bianchi sono sempre meno numerosi e gli ospedali soffrono di carenza di personale specialistico, cosicché sono costretti a reclutare sanitari militari e neolaureati. Non piangono solamente i Pronto soccorso ma anche numerosi reparti dei nosocomi. Un tempo le famiglie che vantavano un figlio che si iscriveva a medicina erano considerate fortunate. Lo consideravano quale un principe e lo incoraggiavano a terminare gli studi, facendo sacrifici sovrumani per godersi il successo del loro erede meritevole di rispetto, ammirazione e prestigio. Avere un dottore in casa era motivo di orgoglio. Poi non so cosa sia successo. Ad un certo punto, si ignora perché, l' università ha introdotto il cosiddetto numero chiuso. Per accedere ai corsi è stato istituito un test assurdo a cui vengono sottoposti gli aspiranti studenti appunto di medicina. Esso consiste in una serie di domande di varia umanità, non solo tematiche scientifiche bensì pure di letteratura, musica, teatro, insomma cultura generale, come se tutto ciò fosse importante per stare in corsia e curare i malati. Ovvio che iscriversi alla facoltà è diventato complicato. Leggi anche: "Salvini dittatore? Cosa si è scordato Giampaolo Pansa". Feltri lapidario: "maestro" posseduto dal fascismo rosso Quasi impossibile. Io e mia figlia, Fiorenza, bilaureata in chimica e in farmacia, abbiamo per gioco sostenuto l' assurdo esame sul computer, così, per divertimento. Fiorenza è passata alla grande, io povero tapino sono stato respinto, nonostante abbia qualche dimestichezza con la materia. Ciò per dire che il numero chiuso è una puttanata che serve solamente a frustrare coloro che hanno desiderio di entrare a far parte della categoria dei sanitari al massimo livello. Significa che molti di quelli che hanno le caratteristiche per svolgere la professione del medico vengono assurdamente impediti, come se per praticarla fosse necessario sapere chi ha scritto L' Idiota o Guerra e pace. Roba importante tuttavia non decisiva per maneggiare il bisturi. Dopo anni e anni di numero chiuso, l' Italia ora non ha più una quantità sufficiente di dottori per coprire le esigenze organiche dei nostri ospedali. Non bastasse questo deficit di uomini e donne, nel nostro Paese si registra un fenomeno pazzesco. Parecchi dottori divenuti tali in Patria, dato che qui sono mal pagati, emigrano all' estero allo scopo di essere meglio gratificati economicamente. Hanno ragione. Qui se la devono cavare con 2 o 3 mila euro al mese, una vergogna, mentre altrove raddoppiano lo stipendio e godono di maggiore attenzione. Ovvio che taglino la corda, sarebbero scemi a non accettare proposte più vantaggiose. Che fare per trattenerli e remunerarli in modo adeguato? Non serve molto. Abolire gli ostacoli verso l' iscrizione alla università, cui hanno diritto tutti coloro che hanno passione per la medicina, e versare a chi lavora nel settore una retribuzione adeguata alle sue capacità. Il resto è perdita di tempo e dispersione di talenti. Intanto noi rischiamo di crepare. di Vittorio Feltri