Carriere della Sera
Buongiorno, sono Luciano Fontana, nuovo direttore del Corriere della Sera. Prima ero condirettore del Corriere della Sera. Prima ancora ero vicedirettore del Corriere della Sera. Dal 1997 lavoro al Corriere della Sera. Al pari di tutti i giornalisti del Corriere della Sera, penso che esista solo il Corriere della Sera. Questo è il mio primo editoriale: dico il primo della mia vita. La mia nomina è il risultato di una serie di fumate grigie: e infatti sono uscito io. Sono stato nella Fgci di Frosinone, ho lavorato all'Unità ma soprattutto all'ufficio centrale del Corriere della Sera, sempre da vice di qualcuno, serio e in ombra: Mario Monti, in confronto a me, è Jim Carrey. Non ci sono in giro mie fotografie. Non sono mai andato in televisione, anzi, non l'ho neppure mai guardata. Per il mio primo discorso ho usato il discorsometro del Corriere della Sera, un programmino Windows - per il quale paghiamo un'indennità di 500 euro mensili ai redattori, dopo 2 anni di sciopero - che mescola a caso le parole «indipendenza», «autorevolezza», «sfide», «tradizione», «autonomia» e «formaggio». Nel mio primo giorno da direttore, pensando a Milano e ai suoi lettori, ho appeso in ufficio una foto dei cittadini che ripuliscono palazzi e vetrine e strade. La riguardo ogni mattina, osservo quei cittadini e penso: perché non comprano più il Corriere, cazzo? L'informazione è un bene prezioso. Nessun estremista - avrete notato - ha osato danneggiare o incendiare le edicole del centro. E sapete perché? Non ce ne sono più. di Filippo Facci @FilippoFacci1