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McCartney contro Jagger: "I Rolling Stones copiavano i Beatles"

Paul stuzzica i "cattivi ragazzi" del pop britannico: "America, psichedelia, vestiti, sono sempre arrivati dopo di noi"

Giulio Bucchi
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La rivalità più celebre del pop non finisce neanche a 70 anni. "I Rolling Stones hanno copiato i Beatles", e se a dirlo è Paul McCartney in persona logico che il mondo della musica entri in fibrillazione. Il 71enne bassista e cantante britannico, tornato con il nuovo album di inediti New, in un'intervista a una radio americana ha detto la sua sulle origini del successo della band capitanata dai rivali per antonomasia, Mick Jagger e Keith Richards: "Guardate alla storia. I Beatles vanno in America, l'anno dopo lo fanno anche loro - ha detto il Macca -. Abbiamo scritto il loro primo singolo, I wanna be your man. Noi diventiamo psichedelici e loro diventano psichedelici. Ci vestiamo da maghi e loro si vestono da maghi'". Nessuna invidia, comunque, per i Rolling Stones che nonostante l'età continuano a fare il pieno di fan in giro per il mondo. Semmai, un po' di nostalgia per l'impossibilità di fare altrettanto con i Beatles, vista la scomparsa di John Lennon e George Harrison. "Se noi fossimo là fuori a fare concerti come Beatles sarebbe bellissimo considerarsi una buona piccola band di nuovo. Era fantastico suonare insieme". Ma "abbiamo concluso il nostro periodo da band coscientemente e ora non potrà mai diventare realtà".

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