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Mondiali, Suarez squalificato dalla Fifa per 9 partite e quattro mesi dopo il morso a Chiellini

Giovanni Ruggiero
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Luis Alberto Suarez non giocherà una partita ufficiale per i prossimi quattro mesi e per le prossime 9 partite ufficiali. Con questa squalifica si è espressa la Fifa sull'attaccante uruguagio che durante l'ultima gara della nazionale italiana aveva dato un morso alla spalla sinistra dello juventino Giorgio Chiellini. Le motivazioni - Secondo la Commissione disciplinare della Fifa, Suarez ha violato l'articolo 48 (condotta violenta e aggressiva) e l'articolo 57 (condotta antisportiva nei confronti di un avversario) del Codice di disciplina. L'attaccante del Liverpool comincerà a scontare la sanzione dalla sfida che l'Uruguay giocherà sabato contro la Colombia negli ottavi di finale di Brasile 2014. Se la Celeste venisse eliminata, l'attaccante resterà fuori nei prossimi 8 match ufficiali. Lo stop di 4 mesi, invece, prevede il divieto di partecipare ad ogni attività, amministrativa o sportiva, collegata al calcio, come prevede l'articolo 22 del Codice di disciplina. In base all'articolo 21, durante la squalifica Suarez non potrà accedere agli stadi nei quali sarà impegnato l'Uruguay. Al giocatore, infine, è stata comminata anche un'ammenda di 100.000 franchi svizzeri. Duro il presidente della Commissione Fifa, Claudio Sulser: "Un simile comportamento non può essere tollerato su nessun campo di calcio e in particolare ai Mondiali, quando gli sguardi di milioni di persone sono puntati sulle stelle che giocano". La replica della Federazione uruguaiana e il ricorso - Il presidente della federazione uruguaiana, Wilmar Valdez, non accetta la scelta della Fifa e definisce "assolutamente esagerata" la sanzione inflitta dalla Fifa a Luis Suarez per il morso a Giorgio Chiellini e ha confermato che il ricorso sarà presentato già nelle prossime ore. "Per l'appello c'è tempo fino a tre giorni, lo faremo immediatamente", ha sottolineato Valdez, che esclude comunque proteste clamorose contro la decisione della Fifa. "Bisogna prendere decisioni con la testa, non con il cuore". Secondo Valdez "non c'erano prove convincenti per giustificare una sanzione così dura" nei confronti del giocatore del Liverpool. Il dirigente uruguaiano ha poi spiegato di non essere riuscito a parlare con il ct Oscar Tabarez né con Suarez. "Ma sarà ovviamente colpito da questa decisione -ha detto parlando dell'attaccante-. È un essere umano, se ti viene detto che ti escludono da un Mondiale è  facile immaginare la reazione. Gli errori nella vita si pagano e lui ha pagato. Credo che la sanzione sia troppo dura".

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