Dino Zoff attacca Cesare Prandelli: "Hai esagerato"
Anche Dino Zoff, un insospettabile, il mite portierone ed ex tecnico della Nazionale, scende in campo contro Cesare Prandelli. Il campione del mondo usa parole dure. "Ci sono sempre state critiche, ci sono sempre situazioni che vanno a finire con delle sconfitte, con dei cambiamenti, mi sembra tutto così enfatico, così esagerato - premette a Radio 24 -. Anche le parole di Prandelli sulle accuse. Insomma, io sono stato con Bearzot che ha ricevuto delle accuse, altro che queste. Mi sembra tutto esagerato". "Non esagerare" - Una netta bocciatura, quella di Zoff, all'atteggiamento del Ct dimissionario. E ancora: "Non voglio giudicare quello che fanno gli altri, uno può dimettersi, non dimettersi, eccetera. Mi è sembrata esagerata la storia dei soldi, delle accuse, dei partiti politici. Insomma, mi sembra un po' ingrandita una cosa che è molto più semplice - spiega a Mix24 di Giovanni Minoli -. Capisco anche la delusione: quindi uno magari va oltre a dire certe cose, questo è possibile. Certo, bisogna capire, però tirare fuori i partiti politici contro i soldi della Nazionale mi sembra un po' esagerato". Pure Buffon nel mirino - L'ex portierone si riferisce a quanto affermato da Prandelli nella conferenza stampa in cui, come Giancarlo Abete, ha annunciato le sue dimissioni. "Ho capito dalle dichiarazioni il motivo del fallimento, perché ho sentito delle accuse tra i giocatori - continua Zoff -. Buffon ha detto che i giovani non ci hanno messo impegno e volontà e sono sempre invece i senatori a tirare avanti la carretta? Non sono d'accordo su dire queste cose. Sono valutazioni che deve fare l'allenatore. Se si comincia a dire che è colpa dell'attacco, o è colpa della difesa e così via va tutto in vacca. Lo spogliatoio - sottolinea - forse non era così unito come si dava a vedere. Viste queste dichiarazioni finali...dichiarazioni pesanti. Abbiamo fallito anche perché lo spogliatoio non era unito", ha concluso. Bearzot, 1982 - Non solo Prandelli, dunque. Critiche anche per Gianluigi Buffon e Daniele De Rossi, che nel post-partita hanno accusato nemmeno troppo velatamente Mario Balotelli per l'atteggiamento discutibile (Super Mario, però, pare si sia reso protagonista di una sceneggiata all'intervallo di Italia-Uruguay, che gli è costata la sostituzione). Parole che pesano, quelle di Zoff, che di critiche, come ha lui stesso ricordato, se ne intende. Il riferimento a Enzo Bearzot è relativo al campionato del Mondo 1982, quando l'allenatore fu massacrato dalla stampa per la convocazione di Paolo Rossi (reduce dalla squalifica) e per non aver chiamato il capocannoniere Pruzzo. Dopo il girone poco convincente, il massacrò continuò, e Bearzot per la prima volta impose il silenzio stampa (gli azzurri, poi, vinsero il campionato del Mondo, e Paolo Rossi ne fu l'eroe). Euro 2000 - Inoltre, Zoff, fu in prima persona bersaglio delle critiche quando era Ct della Nazionale: si dimise al termine dell'Europeo perso in finale nel 2000 con la Francia, quando venne criticato da Silvio Berlusconi per non aver messo un marcatore a uomo su Zinedine Zidane. Altra roba, insomma, ben altro tipo di critiche rispetto a quelle incassate da Prandelli, che fino all'eliminazione è stato in assoluto tra i Ct più "coccolati" (dalla stampa), "coccolato" e portato in palmo di mano nonostante le scelte discusse e discutibili (dai convocati, alle formazioni e fino ad arrivare ai cambi sciagurati contro Costa Rica ed Uruguay).