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Milano, scoperto-choc sul camionista: a chi ha inviato un messaggio dopo aver travolto e ucciso la madre

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La tragedia che si è consumata ieri, mercoledì 11 dicembre, ha scosso tutta Milano. Una mamma di 34 anni è stata ucciso da un tir pirata mentre stava attraversando le strisce pedonali. Con lei anche i due figli gemellini e la nonna, per fortuna sani e salvi. Ma un testimone potrebbe permetterci di chiarire una volta per tutte che cosa è accaduto. Stando a quanto sostiene il passante, la vittima - Rocio Espinoza Romero - avrebbe cercato di fermare l’autista del tir alzando le mani e sbracciando. Ma ciò non è stato sufficiente per bloccare il camion, che l'ha travolta e trascinata per 13 metri.

Alla luce di quanto emerge dagli atti che hanno portato alla richiesta di custodia cautelare in carcere per il 24enne, ci sono diversi elementi che fanno ritenere alla Procura che il giovane si fosse accorto della presenza sulle strisce della famiglia. L'autista, infatti, subito dopo l'impatto con la donna si è fermato "per quattro secondi", come risulta dalle telecamere di sorveglianza. Poi è ripartito per raggiungere una cava ad Arluno, continuando a lavorare come se niente fosse. Ma c'è dell'altro. Il giovane, poco prima di essere arrestato, avrebbe cercato di contattare il suo legale, inviandogli un messaggio whatsapp. Il suo telefono è stato sequestrato per verificare pure se quando ha travolto la donna fosse al cellulare.

 

 

"Non mi sono accorto di nulla", il commento del Francesco Monteleone. Il 24 enne ora è in custodia in carcere per omicidio stradale aggravato dalla fuga.  Per gli inquirenti, però, ci sono più elementi che dimostrano il contrario, tra cui il fatto che poco dopo avrebbe chiamato il suo avvocato.

 

 

 

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