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Disoccupato si inventa un lavoro:"In fila per chi non ha voglia"

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Giovanni Cafaro nella foto pubblicata dalla Stampa

Il quarantenne, laureato, chiede 10 euro l'ora per fare la coda davanti agli sportelli delle Poste, Equitalia, in banca, al supermercato

Nicoletta Orlandi Posti
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Una laurea in Scienza della Comunicazione, un lavoro come direttore marketing perso perché l'azienda si è trasferita all'Est. Cinquecento curricula spediti, meno di dieci risposte, meno di cinque colloqui. Giovanni Cafaro, 42 anni, salernitano da dodici anni a Milano, invece di disperarsi perché non riusciva a pagare l'affitto si è inventato un lavoro: quello di uomo paziente. In pratica fa le code davanti agli sportelli delle Poste, di Equitalia, in banca al posto di chi ha fretta, si innervosisce in fila, o ha altro da fare. Si fa pagare 10 euro l'ora ed emette anche la ricevuta. La sua storia l'ha raccontata La Stampa che rivela come per iniziare Giovanni abbia distribuito qualcosa come 5mila volantini gialli e blu per dare nell'occhio con su scritto: "La tua coda allo sportello? Da oggi la prendo io". In un mese Cafaro giura di avere ampliato la clientela milanese in modo esponenziale. Ma assicura che tutti lo vogliono. "Mi hanno chiamato da Rimini, La Spezia e Napoli... Se va bene mi allargo e metto su un'agenzia", sogna. "Più o meno sono contattato da due clienti al giorno, ma il lavoro è in crescita. La gente si fida, so di fare un servizio utile. A tutti consegno la ricevuta fiscale. Lavoro in ritenuta d'acconto. Prestazione d'opera. Se va bene apro la partita Iva".

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