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I Ds si costituiscono parte civile e scaricano Penati, ma lui avverte: "Scelta ipocrita e autolesionista"

L'ex-presidente della provincia di Milano è indagato per corruzione e concussione. E tra i testimoni che deporranno a suo favore c'è D'Alema...

Sebastiano Solano
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Se non è un avvertimento poco ci manca. Parliamo dell'intervista rilasciata al Corriere di oggi, mercoledì 15 maggio, da Filippo Penati ai dirigenti del Pd. L'ex-braccio destro di Pierluigi Bersani è indagato a Milano nell'ambito dell'inchiesta sul cosiddetto "Sistema Sesto", con l'accusa di corruzione e concussione. I Ds, ancora in vita come soggetto giuridico, si sono costituiti parte civile nel processo contro Penati, nei cui confronti, dopo averlo ripudiato facendolo dimettere da qualsaisi carica di partito, avanzeranno inoltre una richiesta di risarcimento danni nel cado Penati venga condannato.  La pugnalata - Una presa di posizione, quella del suo ex-partito, che a Penato non è proprio andata giù. Secondo Penati, "la richiesta di costituirsi parte civile risponde a logiche diverse da quelle legali in quanto non ci sono ragioni vere negli atti processuali". L'ex-presidente della provincia di Milano è a dir poco furioso con i suoi ex-compagni: "Non mi sento tradito proprio perché rivendico l'appartenenza alla mia storia e non c'è nessuno in grado di poter decidere se devo stare dentro o meno quella storia prima che ci sia il processo. Certo, sono molto amareggiato", dichiara Penati.  E D'Alema lo difende - Si sente abbandonato, deluso da coloro che lo hanno scaricato come un appestato dopo un'appartenenza comune di decenni e lancia un avvertimento: "Sarebbe stato giusto che anche i Ds si fossero attenuti a questa linea, riservandosi azioni solo e soltanto dopo un'eventuale condanna anziché promuovere un'azione che nella sostanza, al di là delle volontà, è a sostegno della tesi accusatoria". Poi rincara la dose: "Trovo la scelta in anticipo rispetto all'esito del mio processo francamente autolesionista e un po' ipocrita". Tra i paradossi della vicenda che vede coinvolto l'ex-capo segreteria di Bersani, ce ne uno particolarmente curioso: il fatto cioè che Massimo D'Alema sia stato chiamato come testimone della difesa. Da una parte, cioè, i Ds si costituiscono parte civile contro Penati, dall'altro il Lidex Maximo, capo indiscusso dei Ds fino al loro scioglimento, testimonia a suo favore. 

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