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Milano, contestazioni alla Prima della Scala: antagonisti e comitati per la casa contro la polizia, uova e fumogeni
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Prima alla Scala secondo copione: dentro, va in scena la grande lirica con il Fidelio diretto dal maestro israeliano Daniel Barenboim, fuori l'altrettanto tradizionale contestazione degli antagonisti dei centri sociali e dei comitati per la casa a suon di slogan, uova e fumogeni. In una piazza letteralmente blindata dalle forze dell'ordine e sorvolata da elicotteri, alcune centinaia di contestatori hanno cercato di "sfondare" la zona rossa istituita intorno al Piermarini, per protestare contro Jobs Act e rivendicando il diritto alla casa e al lavoro. Nelle ultime settimane la tensione a Milano ha raggiunto spesso livelli di guardia: dagli sgomberi delle case popolari occupate abusivamente e dei palazzi in mano agli antagonisti fino agli attacchi alle sedi del Pd ad opera di esponenti anarchici, l'attenzione per la Prima era altissima. Antagonisti nella zona rossa - Almeno un paio di volte, da ingressi diversi alla piazza, i manifestanti hanno cercato di oltrepassare il cordone della sicurezza lanciando uova, petardi e altri oggetti contro le forze dell'ordine. Tentativi respinti subito dagli agenti in tenuta antisommossa. Intorno alle 18.30 un gruppo di manifestanti dei centri sociali è riuscito ad avvicinarsi al teatro della Scala urlando slogan e lanciando petardi e lacrimogeni contro gli agenti della polizia, senza che questi caricassero i manifestanti. Il gruppo dei centri sociali si è "disperso" imboccando varie vie e la galleria Vittorio Emanuele. Alcuni di loro impugnavano aste. Contro Renzi e i politici mafiosi - Poco prima dell'inizio del Fidelio, fanno sapere dalle forze dell'ordine, è stata sequestrata una bottiglietta incendiaria che un ragazzo aveva portato in corteo. Ma nel complesso, almeno fino all'avvio della serata di Scala, la situazione è stata tenuta sotto controllo. Numerosi gli slogan urlati dai vari "fronti" del corteo contro "Il governo Renzi fatto di ladri", contro "la casta di politici mafiosi e corrotti" e contro le autorità cittadine. Più volte è stato rivendicato il diritto alla casa e al lavoro: "Il mutuo ce l'abbiamo tutti - hanno urlato i manifestanti al megafono - e nessuno è al sicuro tranne in pochi, quelli dell'alta finanza e dell'economia". Urla e slogan sono proseguiti anche in galleria attorno al maxi schermo allestito dal Comune per consentire ai cittadini di seguire all'esterno la prima della Scala.
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La Postina con Zanellato diventa Dotta
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