Pisapia regala i soldi dei milanesi ai beduini
Da Palazzo marino 16mila euro per le comunità Jahalin. Sel spiega: "Così non disperdiamo fondi in italia"
di Marianna Baroli Con l'arrivo della Befana, arriva nelle case dei cittadini milanesi l'ennesima bastonata sferrata dalla giunta arancione capitanata dal sindaco Giuliano Pisapia. Con gli introiti provenienti dall'enorme stangata fatta di tasse e balzelli che hanno sottratto soldi a palate ai milanesi, il sindaco e la sua giunta hanno deciso di premiare i più meritevoli dall'altra parte del Mediterraneo con costosi regali di Natale. La distribuzione dei doni è stata approvata durante l'ultima seduta di Consiglio del 28 dicembre scorso ma non riguarda nessuna delle opere che premono ai cittadini per avviare migliorie nella loro città o aiuti per le categorie più deboli. Tra le delibere spiccano infatti tre proposte, tutte provenienti dal Gabinetto del Sindaco, per cui verranno donati 100.000 euro a due progetti di micro-finanza per il Burkina Faso. Nessun quartiere meneghino o della provincia: la giunta Pisapia ha deciso, donando il prodotto di tasse pagate con fatica dai milanesi, di offrire una partenza d'anno decisamente migliore a uno stato di 274.200 chilometri quadrati situato nella lontana Africa Occidentale per un progetto avviato con «Planet Finance Italia per la realizzazione di due progetti di micro-finanza volti al rafforzamento della filiera del fonio in Burkina Faso e al supporto dell'imprenditorialità giovanile in Egitto, Libano e Palestina». Ma la vera notizia che nessuno vorrebbe ritrovarsi nella calza è la scoperta che ulteriori 16.000 euro verranno stanziati come «Contributo a Vento di Terra per la realizzazione del progetto “Mobilità, educazione e salute per la comunità beduina Jahalin di Abu Hindi». Un progetto nella lontana Cisgiordania, tanto cara alla sinistra da sacrificare soldi fino a ieri inesistenti a Milano. Come se non bastasse, al danno si aggiunge la beffa: altri 12.000 euro verranno versati all'Associazione Sinafrica per un convegno della Comunità Senegalese a Milano svoltosi il 14, 15 e 16 dicembre scorsi. Indignato l'ex vice sindaco, l'on. Riccardo De Corato, di «Fratelli d'Italia» - Centro Destra Nazionale che ha commentato le tre delibere approvate nell'ultima riunione di giunta del 2012: «Chiediamo al sindaco e alla giunta se questo non è un modo per sperperare i soldi dei milanesi che sono stati prelevati dalle loro tasche attraverso un enorme stangata che ha visto i milanesi subire aumenti fino al 50% a partire da biglietti dei tram e mezzi pubblici, passando per Cosa, addizionale Irpef, tassa sui passi carrai, Tassa sui Rifiuti e non per ultima la stangata Imu». E così gli amici beduini, senegalesi, e tutti gli abitanti del Burkina Faso diventano, ancora una volta, quegli stranieri che vengono preferiti dalla giunta arancione e scavalcano i bisogni di anziani milanesi indigenti, disabili, giovani coppie in difficoltà e disoccupati. Di diverso parere Mirko Mazzali, Consigliere Comunale di Sel che sottolinea come gli stanziamenti approvati siano tutti in «favore dello sviluppo» e le decisioni prese dalla giunta abbiano tutto il suo appoggio. «Piuttosto che donare soldi senza motivo in Italia, diamoli a chi ne ha davvero bisogno per progetti importanti» afferma l'esponente di Sinistra Ecologia e Libertà. Un inizio d'anno con il botto per Milano e per una giunta che prova ancora una volta di favorire sì lo sviluppo, benché esso si trovi ad almeno 2000 km di distanza dall'ombra della Madonnina.