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Abbuffata in piazza a New YorkIl conto lo paga Pisapia

Giuliano Pisapia

Il Comune di Milano stanzia 30mila euro per delle lezioni di cucina sulla 5th Avenue. E i soldi li "caccia" Palazzo Marino, ossia noi. Buon appetito...

Andrea Tempestini
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di Massimo Costa Il Comune paga il conto delle degustazioni a Manhattan. Mentre Palazzo Marino scarica sull'Atm l'acquisto dei nuovi treni chiudendo un bilancio lacrime e tasse, dalle tasche dei milanesi escono 30mila euro per pagare i «cooking show» sulla 5th Avenue: lezioni di cucina a New York, dove è annunciata perfino la presenza del sindaco di Milano, spesate dal Comune. Per promuovere oltreoceano l'immagine della Madonnina, infatti, la giunta arancione ha deciso di finanziare la kermesse gastronomica organizzata nella Grande Mela all'interno della sede Usa di Eataly, il colosso gastronomico di Oscar Farinetti. Lo stesso, per intenderci, che ha rilevato il palazzo dell'ex Teatro Smeraldo da un furibondo (con l'amministrazione) Gianmarco Longoni. Mentre in piazza XXV Aprile si lavora per forgiare il nuovo emporio del «food» di qualità, oltreoceano si apparecchia la tavola di Identità New York, un grande evento di cucina con chef a cinquestelle e assaggi prelibati.  Il cuore della manifestazione, che durerà fino a fine mese, verrà pagato anche dal Comune di Milano. La delibera che scuce trentamila euro porta la firma dell'assessore al Commercio Franco D'Alfonso: i fondi comunali contribuiranno a organizzare gli eventi in scena da venerdì a domenica prossima dove - si legge nel documento approvato dalla giunta Pisapia - «sarà protagonista la cucina italiana d'autore, ideata e realizzata dall'eccellenza degli chef italiani». Il programma si snoda tra lezioni di Massimo Bottura e ricette di Alain Ducasse, tra cene ambientate nella Birreriadi Eataly e degustazioni chic. «Uno dei due eventi realizzati dagli chef coinvolti» recita l'atto di Palazzo Marino, «vedrà come protagonista il Comune di Milano, con la presenza del sindaco, e celebrerà l'appuntamento con l'Expo 2015».  Non solo. Per giustificare l'elargizione, l'assessore sottolinea come New York «diventerà il teatro privilegiato per l'anteprima di quello che porterà la città meneghina ad essere al centro dell'attenzione del mondo». Insomma prima si tira la cinghia dei milanesi - costretti a pagare di più Irpef, biglietto del tram, Tarsu e Cosa - dall'altra si sganciano trentamila euro per le cene nella via più fashion di New York. I proclami di «sobrietà», cavallo di battaglia della campagna elettorale dell'avvocato vendoliano, sembrano finiti in un cassetto. Più del rigore potè il brand: «Il supporto alla manifestazione in oggetto rientra nel piano degli obiettivi del Comune, per sviluppare azioni di valorizzazione della città e di incremento del turismo». Non si spende per la tappa finale del giro d'Italia, ma si finanziano le cene newyorchesi.  Scelte strategiche, come quella di assegnare 50mila euro alla associazione musicale «Sentieri selvaggi» per una rassegna di «musica colta contemporanea» andata in scena a marzo al Teatro dell'Elfo. Presidente dell'ensemble è Filippo Del Corno, iscritto al Pd e attivista impegnato al fianco di Giuliano Pisapia in campagna elettorale. Del Corno, dopo il trionfo arancione, è stato nominato dal sindaco arancione a presiedere la Fondazione Scuole  civiche. Aver partecipato alla scrittura del programma elettorale del centrosinistra, certo, non garantisce nessun lasciapassare per ottenere fondi dal Comune. Però, almeno in questo caso, può aiutare. 

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