I pm: "Formigoni e suo fratello in ferie a spese degli indagati"
Inchiesta sulla Fondazione Maugeri: caos tra super-rimborsi e consulenze fantasma. Spuntano pure i viaggi del Governatore
Fondi neri e azioni di pressione lobbistica. Fatturazioni fasulle e conti esteri per nascondere i movimenti di denaro. Sei arresti, fra cui il mediatore d'affari Pierangelo Daccò - già in carcere perché pesantemente coinvolto nello scandalo San Raffaele - e l'ex assessore Antonio Simone. Belpietro intervista Formigoni Guarda il video su LiberoTV Le dichiarazioni di Grenci - E poi una struttura d'eccellenza come la pavese Fondazione Maugeri al centro di un pasticcio di rimborsi regionali gonfiati e consulenze fantasma - si parla di 56 milioni spariti - con i vertici dell'istituto sotto inchiesta. E però, sullo sfondo, ecco che si staglia la figura del governatore Formigoni. Ieri il Corriere della Sera ha svelato le dichiarazioni di Giancarlo Grenci, l'operatore finanziario svizzero che per Daccò creò la ragnatela di società estere attraverso cui sarebbe transitato il denaro accumulato illecitamente - e per questo indagato. Grenci ha parlato di viaggi e vacanze pagate allo stesso Formigoni e anche a suo fratello Carlo, presentando come prova una carta di credito. Formigoni ha replicato sdegnato. La Procura ha comunque precisato che il presidente lombardo non è indagato. Come per il San Raffaele - L'inchiesta è in pieno svolgimento. Ancora ieri gli inquirenti hanno disposto una serie di perquisizioni, a Milano e a Roma e anche a Tradate (Varese), dove la Maugeri ha un centro. I magistrati - secondo cui il sistema per far sparire i soldi è del tutto simile a quello che ha portato al crac del San Raffaele, e nell'ordinanza lo definiscono «un allarmante fenomeno criminale» - intendono verificare tutte le spese e i giustificativi. Sempre nell'ordinanza, i pm esemplificano il sistema di occultamento del denaro: la società austriaca MTB, riconducibile a Daccò, riceve nel 2008 pagamenti per più di 13.231.000 euro, tutte sottoscritte dal presidente della Fondazione Umberto Maugeri - ai domiciliari, e ieri interrogato. Yacht e vini pregiati - I soldi vengono poi divisi in tanti rivoli bancari (in Portogallo, Inghilterra e via dicendo) gestiti proprio da Grenci - e circa due milioni arrivano all'ex assessore Simone, da anni in affari con Daccò. In teoria, i soldi pervenuti alla MTB dovrebbe corrispondere a prestazioni fornite alla Fondazione stessa. E invece le uniche spese di quella società riguardano l'acquisto di una yacht e di vini pregiati. di Andrea Scaglia