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Hotel, cene, dopofestival: spese pazze per il Pd

Ecco come la sinistra usa i finanziamenti pubblici: 2 milioni di euro per alberghi, viaggi, ristoranti. E Sanremo

Andrea Tempestini
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I leader dei principali partiti, in coro, hanno spiegato che abolire i finanziamenti pubblici sarebbe "un dramma". Così, unanimi, Angelino Alfano, Pier Luigi Bersani e Pierferdindando Casini. E a rincarare la dose la dichiarazione rilasciata al Fatto Quotidiano dal tesoriere del Partito Democratico, Antonio Misani, che ha spiegato come senza la rata di luglio i partiti sarebbero destinati a soccombere. Viaggi, ristoranti, alberghi - E sempre il Fatto Quotidiano, riprendendo una analisi di MicroMega, mette in evidenza come il Pd abbia utilizzato questi fondi pubblici senza i quali, parola di tesoriere, il partito "morirebbe". Il Pd ha 43 milioni di euro di disavanzo, anche se dal 2008 al 2011 ha ricevuto completamente 200 milioni di euro di rimborsi elettorali. Ed ecco, dunque, quali sono le voci del bilancio democratico 2010 che più saltano all'occhio. Per primo il capitolo viaggi, ristoranti, alberghi: le spese di rappresentanza scollinano i 2 milioni di euro (2.165.138 euro). Spese pazze per la sede - Per la sede nazionale in via del Nazareno a Roma il Pd sborsa una cifra esorbitante: 3 milioni di euro, dei quali 1.783.000 per la regolazione di "poste pregresse". Poi, nemmeno si trattasse della segretissima Area 51 in Nevada, per vigilanza, assicurazioni e pulizia della sede del partito vengono spesi ben 1.862.000 euro. Quindi gli stipendi: 12 milioni di euro per 173 dipendenti, 17 giornalisti e 12 collaboratori, ai quali si devono aggiungere 1.460.000 euro per collaborazioni e consulenze. Il dopofestival - Per la campagna elettorale se ne sono andati altri 20 milioni di euro. Quindi le spese 'comiche', racchiuse in due paginette, ossia iniziative quali "1000 piazze" o il "dopofestival a Sanremo". Ma le 'chicche' non sono certo finite: dal bilancio 2010 del Pd emerge che 5 milioni di euro sono stati accantonati per le "iniziative volte ad accrescere la partecipazione delle donne". Come questi 5 milioni siano stati poi utilizzati è un mistero.

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