Diamanti, spariti 600mila euro Accuse a Rosi Mauro e Belsito
Scandalo Lega, nel mirino per i preziosi c'è pure Stiffoni: le pietre preziose sarebbero state acquistate dalla 'nera', lei smentisce
Gli agenti della Guardia di Finanza sono andati nella sede federale della Lega Nord di via Bellerio a Milano per acquisire documenti. Il provvedimento rientra nell'ambito dell'inchiesta sull'uso dei fondi pubblici del Carroccio avviata dalla procura di Milano. Documenti, ma non solo. Secondo indiscrezioni, i finanzieri starebbero cercando anche il "tesoro" del Carroccio vero e proprio: diamanti, oro, lingotti. Nei giorni scorsi infatti era emerso che gli inquirenti erano a caccia di lingotti d'oro per il valore di 200 mila euro e di diamanti per 100 mila euro. Ora si è saputo che Belsito avrebbe comprato diamanti per un totale di 300 mila euro. Secondo gli accertamenti di investigatori e inquirenti, Rosi Mauro, Piergiorgio Stiffoni e Francesco Belsito avrebbero acquistato coi soldi della Lega 400mila euro in diamanti. Da alcuni atti risulterebbe che i diamanti sarebbero stati consegnati fisicamente alla vicepresidente del Senato, a Stiffoni e Belsito. A quest'ultimo, sempre stando a quanto risulta da alcuni documenti, sarebbero stati materialmente consegnati anche i 200 mila euro in oro. Ma Rosi Mauro smentisce e annuncia querele: "Un'altra fuga di notizie infondate, false e gravemente diffamatorie". La Corte dei Conti - E intanto anche la Procura della Corte dei Conti della Lombardia, da quanto si è saputo, ha aperto un procedimento sul caso dei bilanci del Carroccio, che avrebbe avuto rimborsi elettorali non dovuti. Da quanto si è saputo, si tratta di procedimento autonomo rispetto a quello penale e relativo a un presunto danno erariale, partendo dall'ipotesi di truffa ai danni dello Stato contestata dalla Procura di Milano. Secondo le indagini penali, infatti, Belsito truccando i bilanci del Carroccio avrebbe fatto ottenere al partito rimborsi elettorali non dovuti che, solo per il 2011, ammontano a circa 18 milioni di euro.Il capo della Procura, Antonio Caruso, ha incontrato il procuratore aggiunto di Milano Alfredo Robledo, per prendere contatti in vista di un eventuale scambio di carte necessarie per il procedimento davanti alla Corte dei Conti, che ipotizza un danno erariale. Roberto Maroni ha lasciato la sede federale della Lega nord, a bordo della sua auto, senza fare dichiarazioni ai giornalisti. I dirigenti della Lega, nei giorni scorsi, avevano manifestato la massima disponibilità a fornire qualsiasi documentazione agli inquirenti. Caos politico - E intanto, pur non essendoci ufficialmente altri indagati, le inchieste delle sei procure all'opera (Milano, Napoli, Reggio Calabria, Bologna, Reggio Emilia e Genova) contro il Carroccio continuano a provocare terremoti nel partito. L'assessore allo Sport della Regione Lombardia Monica Rizzi, tirata in ballo dalle intercettazioni tra l'ex tesoriere Francesco Belsito e la segretaria amministrativa Nadia Dagrada (di ieri gli ultimi stralci, con le preoccupazioni di Belsito), ha infatti annunciato le proprie dimissioni in Regione. "Rispondo alle richieste di Bossi del mio partito", è la laconica spiegazione della Rizzi. L'esponente leghista è indagata a Brescia per un presunto dossieraggio per favorire Renzo Bossi nelle scorse elezioni regionali.