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Afghanistan, 20 ore di guerra "Vendetta per Corani bruciati"

Paese sconvolto da attacchi talebani ad ambasciate e Parlamento a Kabul: 32 terroristi morti, feriti soldati e civili

Giulio Bucchi
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Giornata di guerra a Kabul e in tutto l'Afghanistan: attacchi multipli e coordinati rivendicati dai talebani sono stati sferrati in tre diverse zone della capitale. "Una vendetta per gli abusi dei soldati americani", è la rivendicazione dei terroristi che fa riferimento ai Corani bruciati dall'esercito Usa lo scorso febbraio. Dopo 18 ore di battaglia, il bilancio è di 32 terroristi uccisi (14 a Kabul, 9 a Jalalabad, 3 in Paktia e 6 in Logar), mentre sono rimasti feriti 14 agenti delle forze di sicurezza afghane e nove civili. Due attentatori suicidi sono stati arrestati prima che riuscissero a farsi esplodere. Al centro dell'attacco talebano il quartiere delle ambasciate occidentali (in particolare, le sedi diplomatiche di Gran Bretagna, Giappone e Germania, colpite da un commando di insorti sul tetto di un edificio nella zona), il Parlamento, dove hanno preso le armi insieme alle forza di sicurezza afghana anche alcuni deputati a Ovest, e la vicina ambasciata russa, una base militare turca a Est. Contemporaneamente, venivano colpite anche diverse altre località del Paese: Jalalabad e il suo aeroporto, la provincia di Logar e di Paktia. In alcuni casi, gli assalitori sembra indossasseso burqa. Gli attacchi hanno preso il via quando un primo commando è riuscito a introdursi poco dopo le undici (ora italiana) di domenica all'hotel Star di Kabul, nel quartiere delle ambasciate. "E' troppo presto per poterlo dire con certezza, ma i primi   elementi di intelligence raccolti dimostrano il coinvolgimento della rete militare di Haqqani", spiegano fonti del Ministero degli Interni afghano secondo cui il loro obiettivo era quello di uccidere il vice presidente Karim Khalili.

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