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Gli evasori per Napolitano: "Indegni di essere italiani"

Il presidente agli stati generali della Protezione Civile: il nome di chi truffa il Fisco non deve essere associato all'Italia

Nicoletta Orlandi Posti
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Gli evasori fiscali non sono degni di definirsi italiani. Così la pensa il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che oggi ha puntato con forza l'indice contro chi, e non sono pochi, truffa l'erario. Il capo dello Stato, questo pomeriggio, ha assistito agli stati generali del volontariato della Protezione Civile, che si sono tenuti nell'Aula Magna dell'Università di Roma Tre. Rivolgendosi ai presenti ha detto che "l'Italia della solidarietà è davvero l'Italia migliore". Certo, "il Paese presenta di sè diverse immagini e diverse logiche di comportamento", per cui a gente come i volontari si oppongono "che logiche particolaristiche, asociali e di aperto disprezzo del bene comune".   Tra queste Napolitano ha citato esplicitamente gli speculatori che mettono a repentaglio l'ambiente ed il sistema idrogeologico nazionale, ma soprattutto " le logiche irresponsabili del rifiuto del dovere fiscale". "Non contrappongo nemmeno le due cose", ha concluso riferendosi all'Italia della solidarietà e a quella dell'evasione fiscale, "questi comportamenti devianti, seppur diffusi, non meritano di essere associati al nome di Italia". Agli stati generali della Protezione Civile ha partecipato anche Mario Monti. E mentre il premier si è paragonato ad un volontario intervenuto per ovviare al disastro, Giorgio Napolitano ha parlato di sè come un riservista.  

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