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Inchiesta G8 alla Maddalena Anemone, sequestrati 32 mln

L'imprenditore figura chiave nell'indagine sugli appalti per il vertice del 2009. Tra i beni anche due palazzine del Salaria Sport Village

Matteo Legnani
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Beni mobili e immobili per un valore complessivo di 32 milioni di euro sono stati sequestrati all'imprenditore Diego Anemone, figura di primo piano nell'inchiesta per gli appalti G8 che si sarebbe dovuto tenere alla Maddalena nel 2009, a sua moglie Vanessa Pascucci e a suo zio Luciano Anemone. Il sequestro disposto dal gip, Nicola Di Grazia su richiesta dei pubblici ministeri Roberto Felici, Ilario Calò e Sabrina Calabretta è stato eseguito dalla Guardia di Finanza. Tra i beni sequestrati per ordine del magistrato, che procede per i reati di appropriazione indebita e riciclaggio, ci sono due palazzine contrassegnate con le lettere G e H e piscine loro annesse facenti parte della Società Sportiva Romana. Si trovano all'interno del comprensorio Salaria Sport Village che fu oggetto già di sequestro quando furono organizzati a Roma i Mondiali di Nuoto.

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