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Dopo la "badante" di Bossi Lega fa fuori quella di Renzo

La Lega chiederà lunedì le dimissioni da assessore regionale a Monica Rizzi, che aveva "fatto posto" a Renzo nel suo collegio bresciano

Matteo Legnani
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Dopo la "badante" di Umberto Bossi, Rosi Mauro, la Lega mette alla porta anche la "badante" del Trota, Monica Rizzi. Lo farà lunedì, nel corso di un incontro dei vertici regionali del Carroccio. Alla Rizzi verrà con ogni probabilità chiesto di dimettersi dalla carica di assessore regionale allo Sport e Giovani in Lombardia. E, nel caso in cui la Rizzi non volesse fare un passo indietro, sarebbe pronta la revoca delle deleghe. La decisione è arrivata nel giorno dell'incontro al Pirellone tra Roberto Formigoni e Roberto Maroni. La Rizzi, ritenuta vicina alla famiglia di Umberto Bossi, è indagata dalla Procura di Brescia per uso illecito di dossier per favorire la candidatura del figlio del senatur, Renzo, dimessosi da consigliere lombardo, in seguito alla scandalo sulla gestione dei soldi del movimento. Laurea fantasma - Sempre la Rizzi era finita al centro di polemiche per una laurea in psicologia conseguita in Svizzera presso l'Università di Ginevra che compare nel suo curriculum, ma che non ha trovato alcun riscontro da parte dei responsabili dell'ateneo elvetico. Del caso si era occupato l'anno scorso Libero. La Rizzi si era "fatta da parte" in occasione delle elezioni regionali 2010 per permettere la candidatura di renzo Bossi nel suo collegio bresciano. In compenso, era stata inserita nel listino bloccato del presidente Roberto Formigoni ed era così entrata in regione senza prendere un voto. In più, era stata nominata assessore. Contrariamente alle indiscrezioni di stampa degli ultimi giorni, nessuna richiesta di dimissioni è stata, invece, formulata nei confronti dell'altro assessore del Carroccio e medico di Bossi, Luciano Bresciani.

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