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Lombardia, sanità marcia Arrestato ex assessore

Cinque arresti illustri in una costola dell'inchiesta San Raffaele. 56 milioni di euro distratti dalla Fondazione Maugeri

Pruneddu Pietro
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Nuovo scandalo nel mondo della sanità e arresti illustri, tra cui quello di Antonio Simone, ex assessore alla Sanità della Regione Lombardia, con la Dc nei primi anni Novanta. Insieme a lui, altre cinque persone sono state raggiunte da ordinanze d'arresto dalla Guardia di finanza nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Milano sulla Fondazione Maugeri, base a Pavia ma diramata in tutta Italia, da cui sarebbero stati distratti 56 milioni di euro. Il nuovo scandalo nel settore privato della sanità si annuncia più grande del crac San Raffaele. Arresti eccellenti - Gli altri ordini di custodia cautelare sono stati eseguiti nei confronti di Pierò Daccò (già in carcere dal 15 novembre scorso), Costantino Passerino, dirigente della Fondazione, Gianfranco Mozzali, consultente, e Massimo Claudio, commercialista milanese. Indagato anche il patron della Fondazione, Umberto Maugeri: formalmente irreperibile, si trova probabilmente all'estero. Per tutti l'accusa è di associazione a delinquere. San Raffaele bis - L'indagine è nata da una costola dell'inchiesta sul San Raffaele. In particolare gli inquirenti, analizzando i documenti di Pierangelo Daccò indagato anche per il dissesto del San Raffaele, hanno ricostruito un presunto giro illecito fatto di appropriazioni indebite, riciclaggi, frodi e attribuzioni fittizie di beni.

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