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Rosi Mauro non molla il Senato C'è un piano per cacciarla

La vicepresidente leghista non si dimette ancora, pressing selvaggio (doppio) da Palazzo Madama e Carroccio: oggi l'espulsione?

Giulio Bucchi
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Rosi Mauro tiene duro. "Sto valutando cosa fare - spiega la badante politica di Umberto Bossi -, mi fa paura questo paese, in cui uno non si può nemmeno difendere. Valuterò domani il da farsi". Così la vicepresidente del Senato in una intervista al Tg1 non scioglie i dubbi sul suo ventilato passo indietro. Roberto Maroni, da Bergamo nella serata dell'orgoglio leghista, ha spiegato che se non se ne andrà lei sarà il partito a cacciarla, con l'espulsione. Ma la Mauro replica, e sulle decisioni che potrebbero arrivare dal consiglio federale del Carroccio di domani, giovedì 12 aprile, spiega: "Non temo l'espulsione, vedremo. Per quello che mi riguarda sono in regola, non ho mai preso un euro, non ho mai usato un euro per fini personali".   Ecco perché Rosi Mauro non vuole lasciare Leggi l'approfondimento "Sono innocente" - La vicepresidente del Senato si rivolge poi alla base del Carroccio: "Credo che ci vorrà del tempo, ma i militanti della Lega e gli iscritti al sindacato ragionano con la propria testa e potranno fare tutto tranne che credere che ho preso i soldi per me stessa". La Mauro ribadisce così la propria estraneità alle accuse. E' tutto limpido? "Sì, non c'è niente a mio carico, sono innocente e potrò provarlo". Frasi che suonano quasi come un gesto di sfida contro Roberto Maroni, che invoca invece "puliza, pulizia, pulizia" al più presto nel partito. E per fare "pulizia", secondo l'ex ministro dell'Interno, si dovrebbe partire proprio dalla Mauro. Espellendola dal partito, magari già oggi. Strategia Senato - Ma il problema riguarda anche Palazzo Madama, dove la vicepresidente è stata imposta più per peso politico che per valore ed esperienza individuale. Nessuno può sfiduciarla, quindi la decisione di lasciare la poltrona prestigiosa spetta solo a lei. In questo senso molto conterà la moral suasion degli altri onorevoli, che sta diventando pressante. Anna Finocchiaro del Pd la vuole fuori, i colleghi della Lega e i senatori Idv pure, il presidente Schifani ha presieduto i lavori delle ultime ore per evitarle imbarazzi e umiliazioni. Ma fino a quando?  

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