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Rosi Mauro scarica Pier: "Amante? No, caposcorta"

Rosi Mauro smentisce la love story con il cantante-bodyguard di "Kooly Noody": "Su di me solo nefandezze"

Pruneddu Pietro
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Rosi Mauro smentisce tutto: la relazione con Pier Mosca, la laurea comprata in Svizzera, il nomignolo che le hanno dato. "Pierangelo Moscagiuro è il mio caposcorta, non è il mio compagno. Questa è un'altra nefandezza. Tutti questo è assurdo e inconcepibile. Questo lo vedremo in altre sedi". Così la vicepresidente del Senato, a Porta a Porta. "Questa vicenda ha fatto male a molte persone. Uno stillicidio e mi ha fatto male", ha aggiunto l'esponente leghista. Rosi Mauro ha ribadito che Moscagiuro "è il mio caposcorta, non è in aspettativa e non è stato assunto dal Senato". L'incontro hot al Senato - Insomma una retromarcia inaspettata, dopo che nei giorni scorsi la love story tra i due era trapelata con tanto di dettagli hot. L'Italia ha scoperto dell'esistenza di Pier Moscagiuro, l'ex poliziotto diventato cantante (dal singolo Kooly Noody con Enzo Iachetti fino alle esibizioni sul palco in stile Elvis Presley) e soprattutto finito a libro paga della vicepresidenza del Senato. E Franco Bechis, in un articolo su Libero, ricordava anche i pettegolezzi che hanno coinvolto i due amanti: "E' sulla bocca di tutti il racconto di un giorno in cui i due, chissà come, fecero scattare l'impianto anti-incendio dalla stanza della vicepresidenza mettendo a soqquadro l'intero Senato"   Pier Mosca in versione Elvis su LiberoTv Kooly Noody - La hit di Pier Mosca è diventata un tormentone. Kooly Noody è cantata in duetto con Enzo Iachetti e fa parte dell'album "Tra dire e tradire". Il testo vorrebbe essere una sorta di denuncia sociale. Ma Pier Mosca risulta soprattutto uno dei beneficiari dei conpensi girati del tesoriere Belsito. Nell'interrogatorio di Nadia Dagrada, segretaria amministrativa della Lega, viene fuori che al poliziotto sarebbero arrivati circo 60 mila euro per pagarsi diploma e laurea in Svizzera. Sempre la Dagrada lo definisce "amante" della Mauro.     Ascolta Pier Mosca e Kooly Noody su LiberoTv   Era un'asina - Poi la Mauro risponde sulla laurea farlocca: "Io ero asina a scuola. Mai sfiorata dall'idea di prendermi la laurea in Svizzera. Mai avuto contatti con la Svizzera". E anche sui presunti pagamenti a suo favore: "Mai avuto spese mediche pagate. Assolutamente no, è ridicolo". L'esponente leghista, poi, spiega che il nomignoloa "La Nera" sarebbe un enorme malinteso: "Non sono io, sarà facile verificare che si tratta dell'infermiera svizzera che ha in cura Bossi da quando è stato male. Infermiera che si chiama Nera. E credo che quei 29mila euro siano la somma che dovevano da mesi a quell'infermiera". Insomma un nome proprio scambiato per un soprannome. "Da giovedì scorso ad oggi mi sono sentita messa in croce. Io non ho fatto niente, non ho niente da nascondere", ha concluso la Mauro.

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