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Spunta l'accordo tra i partiti per fregarci 2 miliardi di euro

Intesa sul finanziamento, ma contributi non si toccano. E nel 2011 forze politiche hanno preso 200 mln dagli sgravi fiscali

Andrea Tempestini
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"Si accelera sulla trasparenza del finanziamento dei partiti: controlli dei bilanci e certificazione. L'entità del malloppo, invece, per ora resta quello. Tagli rinviati. Sulla prima parte del problema, però, i partiti sembrano voler fare in fretta. Preoccupati dall'effetto negativo che la vicenda della Lega, seguita a quella della Margherita, ha su tutti i partiti, indistintamente", spiega Elisa Calessi su Libero in edicola oggi. Il punto è che i partiti non rinunciano ai soldi dello Stato. C'è stato un primo accordo tra i tre leader dei principali partiti (Angelino Alfano, Pierluigi Bersani e Pierferdinando Casini): è stata stretta un'intesa sulla trasparenza, ma per ora i contributi non si toccano. Per capirsi, dal 1994 i partiti hanno ricevuto 2,7 miliardi di rimborsi e ne hanno speso solo 700 mila euro. E le forze politiche sono tutte già d'accordo: un'intesa per tenersi i soldi. La proposta di legge verrà presentata alle altre forze parlamentari giovedì: ancora non si è deciso se si utilizzerà un decreto (caldeggiato dal Pd) o un disegno di legge (preferito dal Pdl). Sgravi e fondi - Per quel che riguarda il solo 2011, i partiti hanno ricevuto 200 milioni in rimborsi elettorali: la soglia richiesta per accedervi è pari all'1 per cento. Ma non è tutto: altri 200 milioni sono arrivati alle formazioni politiche tramite sgravi e fondi ai giornali. Così altri 75 milioni li abbiamo pagati per i contributi ai gruppi consiliari delle 20 regioni. E ancora, altri 75 milioni di euro, sono arrivati per i contributi ai gruppi parlamentari. Cinquanta milioni, infine, per i finanziamenti ai giornali di partito. Dai privati, nel 2010, i partiti hanno ricevuto 49 milioni di euro.  

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