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Le città che pagano più tasse Classifica: Lombardia piange

Imposte locali, studio della Cgia di Mestre. Il carico tributario è in media di 1.230 €, e nel 2012 schizzerà per l'Imu e l'Irpef

Andrea Tempestini
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Il salasso è di 1.230 euro l'anno per ogni cittadino. Si tratta di una stangata da oltre 100 euro al mese. Questo il conto che il Fisco presenta agli italiani sotto forme di imposte locali. E in assoluto i più colpiti sono i lombardi, che detengono lo sgradevole primato di otto comuni tra i primi dieci che presentano il conto più salato (e di 12 tra i primi 15). Al top dell'infausta graduatoria 2011 stilata dall'Ufficio studi della Cgia di Mestre c'è Varese: la pressione tributaria locale pro capite è pari a 1.714 euro. Al secondo posto Lecco con 1.681 euro, quindi sul gradino più basso del podio a pari merito Bergamo, Monza e Bologna, con 1.665 euro. Appena fuori dal podio si  piazza Sondrio, con 1.650 euro e di seguito, con lo stesso importo pari a 1.630 euro, Rieti e Pavia. La situazione è sensibilmente migliore al Sud, dove ci sono i tre comuni con la pression tributaria più bassa: Caltanissetta (789 euro pro capite), Agrigento (767 euro) e Lanusei (671 euro)."In Lombardia pesa l'Irap" - "Il nostro sistema fiscale è basato sul principio della progressività - spiega il segretario della Cgia di Mestre, Giuseppe  Bortolussi -, e quindi dove si versano più tasse i livelli di reddito sono mediamente più elevati e, quasi sempre, qualità quantità dei servizi sono più alte. La pressione tributaria locale della Lombardia è più alta per il carico fiscale riconducibile all'Irap che, applicata dalle Regioni, viene pagata dalle imprese e non dai cittadini". Le imposte schizzeranno - Le brutte sorprese - il carico fiscale - è destinato però ad aumentare. Come se la mazzata da 100 euro al mese non bastasse, sottolinea la Cgia di Mestre, poiché lo studio si riferisce al 2011 (quando le manovre estive di Berlusconi prima e il cosiddetto "salva Italia" di Monti poi), il carico tributario schizzerà ancora versol'alto. Due voci su tutte: la reintroduzione dell'Imu e l'aumento dello 0,33% dell'aliquota base dell'addizionale regionale Irpef: in cifre, per lo Stato, si tratterà di un maggior gettito di 12,8 miliardi (prelevati dalle tasche degli italiani). Inoltre, dal 2012, gli enti locali potranno aumentare le loro aliquote. "Alla luce di questo - conclude Bortolussi - assisteremo ad una impennata impressionante della tassazione locale".  

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