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La retromarcia di Emma: "Monti ha salvato l'Italia"

Poche ore dopo l'attacco alla riforma del lavoro, Marcegaglia elogia premier. Poi aggiunge: "Spero che l'aula cambi testo"

Andrea Tempestini
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"No. Noi siamo stati tra coloro che più hanno sostenuto la necessità che nascesse il governo Monti. Ribadisco che il premier ha tirato fuori l'Italia dal baratro. I primi passi sono stati nella direzione giusta e continuo a pensare che il governo debba andare avanti". Così Emma Marcegaglia, la leader di Confindustria, che una manciata di ore prima aveva definito la riforma del lavoro dei tecnici "un testo pessimo" (Monti le ha intimato di "prendersi le sue responsabilità per queste frasi").Una netta retromarcia, insomma, quella del numero uno di Viale dell'Astronomia, che poi aggiunge, intervistata dal Corriere della Sera: "Proprio per questo (per tutti i motivi elencati e per i quali sostiene il governo Monti, ndr), sento il dovere di dire che questa riforma è negativa per il Paese". I sassolini - Emma si prende le sue responsabilità, torna nel recinto, riprende ad elogiare il premier Monti ma poi prova a togliersi qualche sassolino dalla scarpa, e aggiunge: "(La riforma) va cambiata profondamente, e se ciò avverrà il nostro giudizio potrà mutare. Altrimenti, il rischio è che, per vent'anni, ci teniamo una cattiva riforma". Secondo Marcegaglia il rischio "è che le nuove imprese, spaventate dai nuovi vincoli, non ricorrano più nemmeno ai contratti flessibili". Il maschilismo della Fornero - Quindi le mirino di Emma ci finisce Elsa Fornero, a cui spiega come "le nuove tasse per finanziare gli ammortizzatori sociali non sono una grande trovata", anche se i nuovi ammortizzatori vengono promossi dalla leader degli industriali. E ancora, al ministro, Marcegaglia rinfaccia il maschilismo verbale. Il punto è lo scontro tra industriali e sindacati sulla riforma, definito da Fornero "il teatrino delle parti sociali". Emma replica stizzita: "Io, a differenza sua, che ha parlato di reazione isterica, usando proprio lei un termine molto maschilista, dico che la stimo e la considero brava. Però se tutto il mondo delle imprese dice che non va bene mentre la Cgil dice che va bene, è una soluzione equilibrata?", conclude parlando dell'articolo 18.

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