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Calciomarcio, le 25 partite sospette che agitano la A

Finiti gli interrogatori di Masiello&C, i pm di Napoli, Bari e Cremona incrociano i dati. Nuovi sospetti su Inter-Lecce

Andrea Tempestini
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Da una parte 35 arresti e oltre cento indagati, dall'altra solo tre ordinanze di custodia cautelare e una ventina di sottoposti a indagine, ma siamo soltanto agli inizi. Di là è Cremona, con lo zingaro Hristyan Ilievski; di qua è Bari, con il «protocollo Masiello», l'autogol del derby col Lecce, le scommesse dall'estero sul campionato italiano (mentre quelle italiane calano a febbraio del 20%) per ripulire il denaro sporco dei clan malavitosi baresi. Da lì a qui, e anche viceversa, un elenco di nomi di calciatori e dirigenti della massima serie calcistica che sembra l'album Panini: Cristiano Doni, Andrea Masiello, Marco Rossi, Daniele Portanova, Stefano Mauri, Cristian Brocchi, fino a Antonio Conte, alcuni coinvolti e indagati, altri soltanto tirati dentro, nelle intercettazioni o nelle dichiarazioni a verbale. Nel mezzo un numero di squadre coinvolte tale da far saltare a gambe per aria gli esiti del campionato dello scorso anno, dall'Atalanta al Palermo, dal Chievo al Genoa, dalla Lazio al Lecce. Per i primi, i giocatori che dovessero risultare direttamente implicati (potrebbero essere decine), la prospettiva migliore sarebbe la squalifica, la peggiore la radiazione. Per le seconde, i club, in caso di responsabilità accertate la retrocessione è il minimo della pena; nella ipotesi della sola responsabilità oggettiva le società rischierebbero sanzioni dalla penalizzazione di uno o più punti in classifica, da scontare in questa o nella prossima stagione, alla retrocessione. Finora sono otto le partite nel mirino della Procura di Bari, 18 a Cremona. L'Atalanta ha già pagato per la partita in casa col Piacenza, in futuro potrebbe essere chiamata a rispondere anche delle partite giocate ad Ascoli e Padova nel campionato di serie B 2010-11. Sul Bologna pende il sospetto della gara persa 4-0 con il Bari: il rossoblù Daniele Portanova è indagato nel capoluogo pugliese. Guai simili per il Cesena dell'ex biancorosso Marco Rossi: i sospetti sono sull'1-0 nella partita con il Bari di aprile 2011. Il Chievo è in ballo col suo attaccante Sergio Pellissier, indagato nell'inchiesta «Last Bet» di Cremona per aver manipolato partite come quella in casa del Brescia e dell'Inter. I destini di Genoa, Lazio e Lecce si intrecciano come le due inchieste aperte in Lombardia e Puglia: i dubbi sulla regolarità dei match riguardano Lazio-Genoa e Lecce-Lazio. La squadra salentina è tuttavia attesa dalla verifica degli inquirenti baresi sul derby del 15 maggio 2011. Dopo le ampie confessioni ai pm di Andrea Masiello in sette ore di interrogatori in carcere, prima dei domiciliari, la posizione dei giallorossi pugliesi si fa sempre più complicata, sia pure sotto il solo profilo oggettivo. Peraltro la società salentina potrebbe essere chiamata a rispondere anche della gara con l'Inter a San Siro. A dar retta al procuratore Antonio Laudati, siamo agli inizi, al «primo tassello di un'indagine molto articolata»: dal vaso di Pandora del calcioscommesse potrebbero venirne fuori ancora delle belle. Mentre ieri, durante la partita di B Bari-Grosseto, i tifosi del San Nicola hanno dato dei «venduti» agli ultras della Curva Nord. di Antonio Cantoro

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