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Fini L'ultima figuraccia di Gianfranco: le firme Nell'elenco Fli ci sono pure Craxi e i morti

Figuraccia dell'iniziativa "Liste pulite". Cronista di Libero firma anche a nome di Greganti, Gava. Ma ai futuristi va bene così

Andrea Tempestini
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Grande successo per “Liste pulite”, la doppia petizione on line lanciata ieri, sull'onda del caso Lega, da Futuro e libertà. Il partito di Gianfranco Fini ha dunque avviato in rete (www.listepulite.it) due raccolte di firme: «La prima», spiega lo stesso presidente della Camera, «per chiedere ai leader politici di non candidare coloro che sono stati condannati - anche se solo in primo grado - per reati come concussione, truffa, associazione a delinquere e corruzione; la seconda perché vengano espulsi dalla pubblica amministrazione politici e dipendenti condannati dopo tre gradi di giudizio per reati particolarmente odiosi nei confronti dei cittadini onesti». L'operazione, si diceva, ha riscosso grande successo, incassando anche adesioni vip. Tra i nomi illustri che hanno firmato ambo le petizioni compaiono infatti anche quelli di Benedetto Craxi detto Bettino, Mario Chiesa, Severino Citaristi, Francesco De Lorenzo, Gianni De Michelis, Antonio Gava, Primo Greganti e Franco Nicolazzi. E non si può negare che ritrovarsi dei sostenitori di tanta esperienza quanto a liste pulite non potrà che dare lustro alla campagna di Fli. Queste adesioni, ovviamente, sono false, e sono state effettuate dal cronista di Libero utilizzando un indirizzo mail civetta e fornendo recapiti a casaccio. Per il sistema informatico di Fli, però, va benone così. Otto volte è stato cliccato il bottone “sottoscrivi” ed otto volte nella casella di posta è arrivato il messaggio di conferma. E leggere l'email di Fli che inizia «Caro Severino, grazie per aver firmato le nostre petizioni per una politica pulita» dà delle soddisfazioni. Questo a dimostrazione di quanto le petizioni on line - che pure di questi tempi vanno di gran moda - siano ancora permeabili a manipolazioni di ogni tipo. E di quanto, conseguentemente, siano poco da prendere sul serio.    

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