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Idv, il cognato di Tonino: "Barbato è un pezzo di m.."

Il deputato Cimadoro alla Zanzara: "Di Pietro è un macho". Poi attacca e insulta Scilipoti e il collega di partito 'spione'

Pruneddu Pietro
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Uno sconosciuto alla ribalta. Gabriele Cimadoro, deputato Idv e cognato di Antonio Di Pietro, ospite a La Zanzara su Radio 24, si lascia andare al suo quarto d'ora di celebrità e ne ha per tutti. A cominciare dai compagni di partito. "Francesco Barbato cerco di evitarlo, è un pezzo di m..., infame per i video che fa. Se voleva fare il regista poteva anche farlo invece di scegliere la politica. Il compito di un deputato non è andare in giro a filmare di nascosto, anche se fa vedere delle verità" (il riferimento di Cimadoro è al video trasmesso da Gli Intoccabili, la trasmissione de La7 di Gianluigi Nuzzi, in cui gli onorevoli confessavano le loro malefatte). "Barbato? Da cacciare" - Cimadoro, ai microfoni sempre sopra le righe e spesso sbroccati de La Zanzara, scatena la guerra interna che non ti aspetti: "Fosse per me Barbato dovrebbe andare via dall'Idv anche domani mattina, ma Di Pietro non lo caccerà". Ma il cognato di Tonino se la prende anche con chi ha cambiato schieramento: "Tra Barbato e Scilipoti non saprei chi scegliere, anche se Scilipoti ha fatto la cosa peggiore che si poteva fare: andare con Berlusconi". Ce n'è anche per Luigi De Magistris, sindaco di Napoli: "Mi sembra che la sua lista dei sindaci sia già fallita, no? Avete visto cosa è successo a Michele Emiliano?" Caccia, gay, pass residenti - Il cognato del leader Idv parla un pò di tutto. Ad esempio della sua passione per la caccia: "Una volta Tonino veniva con me a sparare, adesso non ha più tempo. Vado in Serbia dove ci sono meno vincoli, però purtroppo sta arrivando l'Europa anche lì. Comunque cacciare è meglio di un orgasmo". Il discorso poi finisce sugli omosessuali: "Quando non parlo in pubblico a volte li chiamo culattoni. Ma io sono orgoglioso di essere normale. Di Pietro rappresenta un pò il machismo, anche nelle sue espressioni verbali". Conclude la sua intervista parlando dei pass per il centro a Milano: "Forse è un privilegio, ma non rinuncio finchè il sindaco non decide di cancellarli".

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