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Giunte in odore di mafia Sciolti cinque comuni

Infiltrazioni di camorra e ndrangheta, il Viminale manda a casa tutti. Continua l'incubo per Casal di Principe

Pruneddu Pietro
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Legami strettissimi tra mafie e politica. Con questa motivazione, il Consiglio dei Ministri ha sciolto cinque Comuni nel sud Italia. Le presunte infiltrazioni hanno colpito tre giunte in Campania: Casapesenna, Castel Volturno e Casal di Principe. Gli altri due Comuni sciolti sono Mileto e Bagaldi, entrambi in Calabria. Camorra e ndrangheta hanno condizionato pesantemente l'operato dei politici in queste terre. A Casal di Principe si sarebbe dovuto votare tra un mese ma le consultazioni sono slittate di 18 mesi. Il Viminale, meno di un mese fa, aveva già sciolto altri due comuni campani in odore di camorra: Pagani e Gragnano. Il caso emblematico di Casal di Principe - Il comune simbolo dell'ultima guerra di camorra, detiene un record poco invidiabile: maggior numero di scioglimenti negli ultimi 20 anni di storia italiana. Dal 1991 nessuna giunta è riuscita a concludere il proprio mandato. Si sono succeduti tre decreti governativi che hanno azzerato la giunta in carica.

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