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Lombardo, concorso mafia Chiesto rinvio a giudizio

Governatore Sicilia nei guai col fratello. Lui: "Mai fatto favori a Cosa Nostra". A novembre decine di arresti a Catania

Matteo Legnani
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La Procura di Catania ha  presentato la richiesta di rinvio a giudizio per concorso esterno all'associazione mafiosa e voto di scambio del presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo e di suo fratello Angelo, parlamentare nazionale Mpa. L'atto è stato depositato nella giornata   di ieri ma la notizia si è appresa oggi e fa seguito alla decisione del Gip Luigi Barone di non accogliere l'archiviazione proposta dalla Procura per i fratelli Lombardo e di disporre l'imputazione coatta per i due esponenti politici. Raffaele Lombardo affida al suo blog l'autodifesa. "Prima o poi avrò il tempo di difendermi, e non c'è migliore difensore di se stesso. Mai fatto favori a Cosa nostra". L'inchiesta è uno stralcio dell'operazione Iblis, il nome del Diavolo in arabo, scattata il 3 novembre del 2010 con decine di arresti tra esponenti di spicco della mafia di Catania, imprenditori e uomini politici.    

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