Belsito e le spese di Bossi 200mila € sottratti a Lega
L'accusa dei pm all'ex tesoriere, aperta la sua cassaforte a Roma. Renzo "Trota": "La mia famiglia non ha mai preso soldi del partito"
Duecentomila euro. Tanto, secondo indiscrezioni giudiziarie, avrebbe sottratto l'ex tesoriere della Lega Francesco Belsito al partito per pagare le spese della famiglia di Umberto Bossi. E' l'ultima novità sull'inchiesta che coinvolge Belsito e i vertici della Lega. Intanto, è netta la presa di posizione del figlio del Senatùr, Renzo: "La mia famiglia di soldi dalla Lega non ne ha mai presi". Al suo ingresso al Pirellone dove è in corso il consiglio regionale della Lombardia, Bossi junior ha spiegato: "La mia famiglia deve ancora finire di pagare la ristrutturazione della casa di Gemonio questo perché i lavori sono stati fatti quando mio papà era in ospedale". Interrogata la segretaria - Intanto prosegue l'attività investigativa: i pm di Napoli che indagano insieme con i colleghi colleghi milanesi e di Reggio Calabria sull'ex tesoriere leghista Francesco Belsito, stanno ascoltando come persona informata sui fatti una delle segretarie del leader del Carroccio, Umberto Bossi: Daniela Cantamessa. L'audizione è in corso in Procura a Milano, dove c'è il pm napoletano John Henry Woodcock. I magistrati milanesi, che ieri hanno sentito come teste la stessa Cantamessa, hanno 'prestato' un ufficio della Procura ai colleghi napoletani per sentire la segretaria di Bossi, il cui ufficio in via Bellerio e la cui casa sono stati perquisiti ieri dai militari della guardia di finanza e dai carabinieri del Noe. In Procura a Milano insieme con Woodcock sono presenti anche alcuni investigatori del Noe, fra i quali anche il colonnello Segio De Caprio, il 'capitano Ultimo' che arrestò Totò Riina, oggi vicecomandante del Noe. I magistrati milanesi che coordinano le indagini, l'aggiunto Alfredo Robledo e i pm Paolo Filippini e Roberto Pellicano, sono rimasti spesso a colloquio con Woodcock e con gli investigatori in una serie di incontri per fare il punto sulle indagini e sulle perquisizioni. Secondo l'accusa, Belsito avrebbe distratto soldi dalle casse del Carroccio anche per le spese personali dei familiari di Bossi e della senatrice Rosy Mauro.