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Minzolini e Grasso, è rissa sugli ascolti a picco del Tg1

Botta e risposta tra l'ex direttore del telegiornale di Rai 1 e il critico nella rubrica delle lettere del Corriere della Sera

Matteo Legnani
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Botta e risposta, nella rubrica delle  lettere del Corriere della Sera, fra l'ex direttore del Tg1 Augusto Minzolini e il critico televisivo Aldo Grasso: sullo sfondo di una   querelle riguardante gli ascolti del Tg1 Minzolini si chiede il   perchè di tanta attenzione da parte del critico rispondendosi così:   "Probabilmente perchè in una polemica recente ho ricordato al   professore che quando, sempre vestendo i panni del tecnico, è sceso  in campo, ha lasciato un pessimo ricordo di sè alla direzione della Radio. I testimoni di allora parlano di una vera catastrofe". "Quanto al pessimo ricordo che avrei lasciato (il riferimento è  ai miei sei mesi a RadioRai all'epoca dei "professori" nel lontano 1994) faccio solo presente - replica Grasso - che alcuni programmi ideati allora sono ancora in onda. Pregherei infine Minzolini di   fornire in futuro dati altrettanto incontrovertibili della "catastrofe", per non dover rispondere di diffamazione". La querelle sugli ascolti del Tg1 vede, in sostanza, Minzolini accusare Grasso di "disinformazione" perchè, afferma, in un'articolo,  "mi addebita il calo dell'audience (gennaio-marzo) della testata di cui sono stato direttore fino a metà dicembre e guidata da circa quattro mesi da Alberto Maccari". Gli risponde Grasso che "se avesse la pazienda di rileggere l'articolo, si   accorgerebbe che in esso sono citati due dati: il primo fa riferimento  alla stagione (che parte a settembre 2011 e si chiuderà nel prossimo   mese di maggio 2012, e di cui Minzolini è stato corresponsabile, come  lui stesso ammette) e il secondo fa riferimento a un periodo omogeneo   e confrontabile (paragona Maccari con Minzolini, come si evince   chiaramente e chiunque è in grado di comprendere). Da entrambi i dati  (ma potremmo citarne molti altri) si evidenzia una sola cosa chiara: che il Tg1 perde costantemente pubblico".  

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