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Sceriffo Gentilini è chiaro: tagliamo le mani a Bossi

Il prosindaco di Treviso all'attacco sul caso Belsito-Bossi: "La legge deve essere uguale per tutti, dall'ammiraglio al mozzo"

Matteo Legnani
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La voce più potente, su quanto sta accadendo alla Lega e alla famiglia Bossi, arriva dal Nordest. E' quella di Giancarlo Gentilini, classe '29, prosindaco di Treviso. Lui non ha dubbi su quel che bisogna fare "con chi viene beccato con le mani nella marmellata. Io sono per il taglio delle mani, anche se sono quelle del capo, quelle di Bossi in persona". Gentilini, nei suoi anni da amministratore locale nella Marca, si è guadagnato tanti titoli da "razzista" sui giornali, ma anche il titolo di "Sceriffo" tutto legge e ordine, da vero leghista di ferro. "Io sono per la legge - dice - e la legge è uguale per tutti dall'ammiraglio al mozzo".     Leggi l'articolo integrale di Francesco Specchia su Libero in edicola oggi  

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