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L'ex compagna Ferilli: "Troppe tasse, lascio l'Italia"

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L'attrice: "Sono arrivata a pagare il 60% di tasse. Ma se tu spremi i ircchi questi che fanno? Se ne vanno"

Matteo Legnani
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Innamorata e delusa dall'Italia. Sabrina Ferilli si sfoga in un'intervista con Alfonso Signorini che andrà in edicola domani su Chi. E ne ha per tutti: il governo tecnico, le tasse, Silvio Berlusconi. "Ho avuto tante volte la tentazione di fare le valigie e di lasciare l'Italia. Ci portano all'esasperazione. Io adoro il mio Paese, amo gli italiani, mi ci riconosco. Però la gente non è lo Stato. E lo Stato, questo Stato, è cattivo. Alcuni politici continuano a sostenere che bisogna chiedere i soldi solo ai ricchi. Io sono arrivata a pagare il 60 per cento e più di tasse perchè due lire ce le ho. Ma se tu spremi i ricchi, quelli che fanno? Vanno a vivere da un'altra parte. Se tu come Stato mi chiedi più del 65 per cento di tasse, io sono costretto a chiudere". Guarda la gallery di Sabrina Ferilli La Sabrina esiliata - Le minacce di esilio diventano poi l'occasione per parlare di altri temi caldi: disoccupazione, immigrazione e politica. "Questo governo che cosa ha fatto? Ha aumentato le tasse per avere più liquidità, ma non è stato capace di tagliare nè di avviare qualcosa di nuovo per capire come ravvivare l'economia del Paese". La Ferilli ha una soluzione, un antidoto contro la crisi: "Fosse per me, si dovrebbero abbassare le frontiere. Facciamo entrare tre, quattro, cinque milioni di extracomunitari. Gente in regola, gente per bene. Chiediamo aiuti alle ambasciate. Quella è tutta gente che farebbe figli, che comprerebbe macchine, elettrodomestici. Gente in grado di muovere l'economia. L'America ha fatto così con Obama". La Sabrina nazionale dà poi i voti ai politici di oggi e di ieri. "Quando Berlusconi è partito ha capito quanto fosse importante comunicare ai cittadini che il sacrificio sarebbe servito per un domani migliore. L'aspetto della positività che lui aveva si è perso. Ma li hai visti in faccia, 'sti tecnici? Sono maschere di pianto e di sofferenza".  

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