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Maxi-consulenze ai La Russa Da Fonsai 670mila euro

La società del Gruppo Ligresti ha pagato a caro prezzo le consulenze di Vincenzo e Geronimo. "Polemica stucchevole"

Andrea Tempestini
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Consulenze legali pagate profumatamente. Nel 2011, Fondiaria Sai, del Gruppo Ligresti, ha speso 670mila euro a favore di Vincenzo e Geronimo La Russa, fratello e figlio del coordinatore nazionale del Pdl ed ex ministro della Difesa, Ignazio. In totale i servizi ricevuti da parti correlate ammontano a 5,6 milioni di euro. La fetta più grossa spetta a Fausto Rapisarda che porta a casa 1,4 milioni, seguito dallo studio d'Urso Gatti & Bianchi con 600 mila euro. Scorrendo il bilancio ci si imbatte poi in Geronimo e Vincenzo La Russa, che portano a casa 670 mila euro.Ignazio non ci sta - Le cifre sono state riportate da un articolo di Repubblica, e la reazione di Ignazio La Russa non si è fatta attendere: "La collaborazione professionale degli studi legali La Russa con Sai spa continua da 40 anni ed è iniziata ben prima che nella società entrasse il Gruppo Ligresti". L'ex ministro della Difesa ha poi specificato: "Si tratta di lecite consulenze, come se ne fanno tante. L'unica differenza sta nel fatto che i titolari degli studi in questione sono miei parenti". La Russa poi spiega come l'importo indicato sia lordo e che con quella cifra siano stati pagati più di 20 avvocati. "Questa polemica è veramente stucchevole" è stato il laconico commento finale di Ignazio La Russa.

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